DA GENNY 'A CAROGNA, ALL'INTER, UN CERCHIO DA CHIUDERE. PER VINCERE LA COPPA DEVONO CRESCERE TRE-QUATTRO GIOCATORI CHIAVE. COREOGRAFIA E PASSIONE, I TIFOSI VIOLA MERITANO 10. PRIMA FINALE PER ROCCO, ORA DIAMOGLI UNO STADIO

28.04.2023 12:02 di  Luca Calamai  Twitter:    vedi letture
DA GENNY 'A CAROGNA, ALL'INTER, UN CERCHIO DA CHIUDERE. PER VINCERE LA COPPA DEVONO CRESCERE TRE-QUATTRO GIOCATORI CHIAVE. COREOGRAFIA E PASSIONE, I TIFOSI VIOLA MERITANO 10. PRIMA FINALE PER ROCCO, ORA DIAMOGLI UNO STADIO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Andiamo a Roma. Andiamo all’Olimpico. Un’altra finale di Coppa Italia, un cerchio da chiudere. Ho ancora negli occhi nel maggio del 2014, Genny ‘a Carogna a cavalcioni in curva Nord a decidere se e quando la partita Napoli-Fiorentina poteva essere giocata. Un delinquente capace di tenere in scacco lo Stato. E intorno al Foro Italico le sirene della polizia. Una partita assurda. Eppure senza un clamoroso errore di Ilicic avremmo potuto vincere. Senza Gomez. Senza Cuadrado. Praticamente senza Pepito Rossi. Quella notte maledetta  ci è stato tolto qualcosa. Ora ci tocca l’Inter per rimettere a posto i conti. Ci tocca quel Simone Inzaghi che ha una magia speciale nell’affrontare le Coppe. Loro sono più forti. Ma li abbiamo battuti. Poche settimane fa. Loro avranno un derby di Champions con il Milan che gli può togliere tonnellate di energie nervose. Noi dobbiamo prendere slancio dalla semifinale di Conference con il Basilea. Ce la possiamo giocare ma in questo mese che ci divide dalla sfida dell’Olimpico dobbiamo ritrovare tre-quattro dei nostri giocatori migliori. Serve il migliore Gonzalez, serve il miglior Amrabat, serve il miglior Cabral, serve il miglior Quarta. Spero anche che la Fiorentina ritrovi il miglior Brekalo. L’Inter si può fare battere. Non c’è niente di impossibile in questa finale.

Dello 0 a 0 con la Cremonese salvo il fatto che avremmo potuto giocare senza portiere. Però è anche vero che abbiamo fatto poco. Non siamo più quelli di un mese fa. Ma possiamo tornare a esserlo. C’è comunque chi merita un dieci in pagella. Parlo dei trentamila tifosi. Coreografia splendida, incitamento continuo. Firenze quando gioca unita la partita ( e in questi giorni tutti hanno lanciato appelli per invogliare la gente ad andare dl Franchi) diventiamo speciali. Ora ne aspetto 30.000 all’Olimpico.

La qualificazione alla semifinali ci garantisce il diritto a partecipare a inizio gennaio 2024 alla Supercoppa nei Paesi Arabi. Vuol dire soldi e prestigio. Il presidente Commisso sta rispettando le sue promesse. Ha costruito il Viola Park, ha riportato la Fiorentina in giro per il Mondo. Ha conquistato la sua prima finale. Ora speriamo che lo aiutino ad avere uno stadio degno di Firenze. Per fare l’ultimo salto di qualità non basterà un fatturato che con il Franchi attuale può crescere solo lentamente. Serve l’effetto Commisso. Serve la sua potenza economica. Ma non è una battaglia che può combattere da solo. Meditate gente, meditate.