CON LA ROMA A NERVI QUASI TESI E DALL'ALLENAMENTO A PORTE APERTE NUOVI SEGNALI DI DISAFFEZIONE. FUTURO, SU BADELJ GLI OCCHI DEL MONACO

05.11.2017 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
CON LA ROMA A NERVI QUASI TESI E DALL'ALLENAMENTO A PORTE APERTE NUOVI SEGNALI DI DISAFFEZIONE. FUTURO, SU BADELJ GLI OCCHI DEL MONACO

Se non sono tesi, i nervi della Fiorentina che oggi riceve la Roma, poco ci manca. La scia di tre vittorie consecutive, che qualche briciolo di ottimismo aveva dispensato, si è improvvisamente interrotta a Crotone. Dove a livello mentale la squadra si è come minimo distratta senza che le alternative riuscissero a incidere.

E così, puntuale come una tassa, si è riaperta pure la diatriba sul valore della squadra e sul mercato svolto in estate da Corvino. Posto che il tempo gioca ormai a sfavore di chi è arrivato da oltre un anno (Maxi Olivera, Cristoforo e Carlos Sanchez) resta ancora un rebus come e quanto potranno incidere gli acquisti più recenti, tanto che oggi di visibile c'è soprattutto il lavoro di Pioli e le sue scelte fino a oggi.

Insomma, alla vigilia di una nuova sosta del campionato, in cosa deve sperare questa Fiorentina non è ancora chiarissimo. Anche perché chi dovrebbe dettare le linee guida, leggere alla voce proprietà, prosegue a oltranza nell'opera di silenzio e allontanamento avviata mesi fa. In tal senso spiace sottolineare come i soli 500 tifosi presenti all'allenamento aperto di mercoledì scorso testimonino una disaffezione inquietante, ma se l'inerzia di chi dovrebbe intervenire non cambia toccherà semplicemente abituarsi.

Così come sarà necessario abituarsi a un botta e risposta destinato a proseguire, quello tra la società e la parte meno intransigente della tifoseria. I primi 5' della gara di oggi vedranno uno sciopero del tifo, da parte della Fiesole, per le multe piovute di recente. Nel comunicato di ieri si fa riferimento alle conseguenze dettate da uno striscione nei confronti del presidente Cognigni, ed è chiaro come ormai anche solo pensare di riallacciare determinati rapporti appaia impossibile.

In questo limbo il fuoco brucia sotto la cenere, soffiato da chi come Borja Valero è tornato sui motivi del suo addio. Niente che già non si sapesse, ma purtroppo qualcosa che rischia di ripetersi. Magari con Badelj, sul quale ha di nuovo posato gli occhi anche il Monaco, e speriamo il più tardi possibile con Federico Chiesa per il quale continua il dialogo su un adeguamento contrattuale che tanti si auguravano potesse essere già arrivato.

Per provare a rilassarsi nel corso delle prossime due settimane senza campionato, notoriamente ostiche, servirebbe come minimo un'impresa oggi al Franchi.

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it