CARPE DIEM
Scherzi del destino, perchè la sfida alla Juventus è una di quelle che segni presto sul calendario incamerandone la data a prescidere da tutto e tutti. Poi però la vicenda Superlega rivolta ulteriormente un duello ancora più sentito e allora, dopo che nel girone d'andata c'è già scappata l'impresa, la fantasia comincia a galoppare come raramente avvenuto prima (di sicuro in questa stagione). Vien persino da credere che domenica pomeriggio saranno molte, se non tutte, le tifoserie che strizzeranno l'occhio a un pronostico rovesciato, fosse solo per ribadire l'importanza del mistero buffo alla radice di qualsiasi competizione sportiva.
Di certo a voler leggere tra le pieghe di giornate altalenanti come l'andamento viola (almeno considerando la road-map di riaperture e un coprifuoco che comunque continuerà a condizionare le nostre vite) sembra quasi di scorgere la perfetta sceneggiatura del film preferito. Quello nel quale il finale è comunque lieto, e quello dove chiaramente il protagonista, a lungo in difficoltà, si riscatta con il miracolo sul foto finish. Non che ai viola basterebbe bissare il 3-0 del dicembre scorso per dimenticare un'annata da incubo, ma certo che ci sarebbe di che ricordare a lungo.
Riportando i piedi a terra si tratterà prima di tutto di bissare lo spirito mostrato a Verona, quando già avanti per il rigore di Vlahovic tutta la squadra si è finalmente scoperta tale. Niente di spettacolare, questo lo si è capito, ma abbastanza per affrontare diversamente il rush finale con la consapevolezza che nessuno mollerà nemmeno tra le inseguitrici. Di sicuro non mollerà la Juve, in arrivo bisognosa di punti Champions e con Chiesa pìù fuori che destinato al rientro.
Se la squadra di Pirlo è reduce dalla vittoria sul Parma, restano evidenti le pecche di un'annata negativa anche in campo, là dove la Fiorentina spera di sorprendere i bianconeri magari con un'invenzione di Ribery. Proprio da lui servirà un colpo di genio, perché proprio lui sa esaltarsi in partite come quella di domenica, magari soltanto nell'assistenza a un Vlahovic sul quale fare affidamento è diventato logico. L'esperto e il giovane, due volti di una Fiorentina che la chance clamorosa di cogliere un attimo probabilmente irripetibile: mostrare perchè al fischio d'inizio tutti possano sempre aspirare a vincere, oltre che portare a casa punti (quasi) decisivi. Carpe Diem!
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it