C'È ANCHE PIERPAOLO MARINO
E se alla fine tra Oriali e Lo Monaco spuntasse Pierpaolo Marino? A fari spenti la Fiorentina procede su varie direzioni e una di queste porta proprio all’attuale direttore sportivo dell’Atalanta. Ancora non è stata presa una decisione su chi prenderà il posto di Pantaleo Corvino, presto però potrebbero esserci novità. Ci sono molti profili su cui la società viola sta lavorando. E nella rosa dei venti c’è anche quello di Pierpaolo Marino. Le altre candidature sono tutte calde. Branca potrebbe anche rimanere all’Inter, rendendo così impossibile l’ipotesi di un ritorno di Oriali in nerazzurro. La possibilità di un suo arrivo in viola è concreta. Anche Lo Monaco ha dimostrato in questi anni tutta la sua bravura. 7 salvezze consecutive, la costruzione del Centro Sportivo più bello d’Europa a Torre del Grifo, e tanti colpi azzeccati soprattutto in Argentina a costi di saldo e una serie infinita di plusvalenze. A loro c’è però da aggiungere anche Marino. La sua carriera è lunghissima, ma mi soffermo solo sulle ultime tre esperienze: Udine, Napoli e Bergamo. Tutte positive. In Friuli ha contribuito a creare il “miracolo bianconero”. Con De Laurentiis ha posto le basi per iniziare un ciclo vincente. E quello che sta vivendo oggi la società azzurra è anche la conseguenza del lavoro impostato alcuni anni fa. Dalla vecchia C1 il Napoli è tornato in serie A, grazie anche agli acquisti che sono stati fatti nel corso del tempo. Se oggi guardiamo la squadra di Mazzarri ci accorgiamo che è composta da tanti giocatori scelti da Marino. Da De Sanctis a Maggio, Dossena, Gargano, Zuniga, Campagnaro, Hamsik, Lavezzi tanto per citare a mente i più importanti. E a Bergamo è riuscito anche a rilanciare un attaccante come Denis, preso ai tempi di Napoli. Il campionato attuale dell’Atalanta è la conferma di un mercato mirato ma allo stesso tempo molto efficace. Marino si trova benissimo con il presidente Percassi ma è chiaro che di fronte ad un’ipotesi di una piazza come Firenze potrebbe iniziare a pensarci. Anche perché qui c’è da azzerare tutto e ripartire e lui è proprio un dirigente capace di rilanciare un progetto tecnico. Non sottovaluterei nemmeno l’ipotesi Prandelli. E’ un’idea affascinante, in un ruolo alla Ferguson, con una squadra giovane da valorizzare. Penso che Cesare sarebbe felice di riprendersi questa maglia dopo l’Europeo ma ora è più un sogno. Chissà. Resta l’ultima considerazione, che è poi quella fondamentale. Al di là del direttore sportivo che verrà scelto, molto dipenderà anche da cosa vorranno fare i Della Valle. Perché uno può essere bravo quanto vuole, ma non può certo fare miracoli. Soprattutto se si proseguirà con la politica dell’autofinanziamento.
Niccolo' Ceccarini
giornalista di Radio Toscana