NAPPI, Cina taglia 1/3 di stipendi: lo faccia anche la A
L'ex attaccante viola Marco Nappi, oggi allenatore in Cina al BSU Pechino, ha rilasciato un'intervista a TuttoMercatoWeb.com parlando dell'incidenza globale del Coronavirus, con un confronto tra Cina e Italia: "La situazione in Italia è molto critica perché abbiamo sottovaluto la gravità di questo virus. Il 18 gennaio ero in Cina e ho fatto in tempo a tornare in Italia perché loro il 24 hanno chiuso tutto. Non come in Italia: anche stamattina ho visto persone con i bambini e un passeggino. E' una cosa che non è accettabile, per la gravità di questo virus. Qualcuno non lo ha ancora capito e il consiglio è quello di stare a casa. La mia squadra, i miei ragazzi sono stati chiusi per 50 giorni in casa, si allenavano e mangiavano in casa. Se lo hanno fatto loro, possiamo farlo anche noi. Anche io sono in casa da quindici giorni con i miei genitori. Dovevo ripartire da Roma l'otto febbraio ma non mi hanno fatto andare e sono qui che sto aspettando. Sto facendo sacrifici come stanno facendo quasi tutti gli italiani. Nessuno deve stare per strada. Faccio i complimenti a chi sta dando tutto per noi: infermieri, agenti, polizia e tutti quelli che stanno lottando faccia a faccia con questo virus".
Sulla questione stipendi che idea si è fatto?
"Io non guadagno quanto i grandi campioni ma ieri dalla Cina mi hanno comunicato che il mio stipendio sarà di un terzo rispetto al precedente. Possono farne a meno anche i calciatori in Italia in serie A".