CHIESA, Devo tanto a Sousa: quel gol in Primavera...

09.06.2021 21:20 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
CHIESA, Devo tanto a Sousa: quel gol in Primavera...
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

In una diretta con CalcioShop.it, Federico Chiesa, esterno della Nazionale e della Juventus, ha parlato a tutto tondo della sua carriera, dagli inizi in provincia di Firenze alla maglia della Nazionale, alla vigilia dell'Europeo: "La mia famiglia ha influito, sin dai 2-3 anni ho sempre avuto la palla tra i piedi. Questo me lo ha trasmesso mio padre. Ho iniziato a tirare i primi calci alla Settignanese, a 6 anni. Mio padre mi ha messo nella scuola calcio a Firenze e da lì è nata la mia carriera".

Che rapporto hai con papà Enrico?
"Abbiamo un bellissimo rapporto. Ha tantissimi anni di esperienza, cerchiamo di parlare anche di altro, non solo di calcio. Nella mia famiglia quasi tutti sanno di calcio: mia mamma ha seguito mio padre per vent'anni di carriera, ne sa tanto. Critiche? A livello comportamentale mi hanno dato tanti consigli. I valori come umiltà, la voglia di migliorarsi sempre me li porto dietro da sempre, questo è quello che mi hanno dato i miei genitori. Mi hanno sempre chiesto il massimo, a calcio e a scuola. Questo mi ha aiutato ad essere l'uomo che sono adesso".

L'allenatore che ha influito maggiormente?
"L'allenatore che mi ha fatto fare il salto tra i grandi, Paulo Sousa. Ha puntato su di me, mi ha dato tantissima fiducia. Lo devo ringraziare perché il salto era enorme da Primavera a Serie A. Ricordo anche Edy Baggio, che mi ha preso negli anni in cui non giocavo, negli allievi regionali, e da lì mi diede tanta fiducia facendomi giocare. Poi l'allenatore Guidi, che mi ha insegnato tantissimo sotto l'aspetto calcistico".

Il momento che ti ha lanciato nel calcio dei grandi?
"Ricordo con emozione l'esordio in A, un'emozione unica perché è stato il raggiungimento di anni di sacrifici. Poi ci sono state tante serate che porto con me, ma una partita che mi ha fatto arrivare tra i grandi è stata la partita con la Fiorentina Primavera, a Torino contro la Juventus Primavera, nel quarto di finale della Coppa Italia Primavera, in cui ho segnato. Questa partita mi ha dato forza. Sousa a volte ci mandava in Primavera per questioni di umiltà, per testare se mettevamo la stessa voglia e passione anche con la Primavera: quello è stato un grande momento per la mia carriera, non bisogna mai sottovalutare nessuna partita, soprattutto quando dai grandi vai in Primavera. Ci può essere superficialità, ma non bisogna farlo".

Obiettivo per l'Europeo?
"Per il risultato sportivo tutti ci auguriamo il massimo obiettivo, ma dobbiamo pensare partita per partita. Veniamo da una delusione grande al mondiale, questa è la prima competizione dopo la disfatta, c'è grande entusiasmo ma pensiamo partita per partita".