MERCATO, la Fiorentina si sdoppia in vista dell'Europa
Scongiuri facendo, ovviamente. La Fiorentina guarda alla prossima stagione, ed a quelle venture, mettendo le mani avanti, costruendo il proprio futuro... A marzo. Se climaticamente il detto "non ci sono più le mezze stagioni" è quanto mai vero, anche il calciomercato sembra aver preso questa tendenza. Il marzo pazzerello decantato dai meteorologi sta influenzando anche la compravendita dei giocatori e ieri è stata una giornata davvero particolare per la società gigliata. Foti, presidente della Reggina, che arriva in sede inaspettatamente, come un fulmine a ciel sereno. Procuratori che giungono al Franchi ed altri che tuonano mettendo sui tavoli di Corvino i propri fogli ed i propri accordi.
Futuro e Fiorentina che si sdoppia, dicevamo. Vanden Borre è l'ultimo (l'accordo con l'Anderlecht non è raggiunto ma dalle parole delle due società e da chi assiste il giocatore pare che sia davvero vicino) tassello del mercato dei giovani messo in atto dalla Fiorentina subito dopo la chiusura del mercato invernale. Prima di lui Diakhatè e Lupoli, prima ancora Kuzmanovic.
A che pro, dunque? Far approdare dei giovani così futuribili in una piazza esigente come quella di Firenze sembra, a primo acchito, una mossa azzardata. Il leit motive che ha deliziato i palati del pubblico viola è stato "Fiorentina in crescita costante". Qualcuno avrà storto il naso al pensiero di dover attendere anni ed anni prima che questi prospetti diventino giocatori importanti, temendo dunque che la Fiorentina resti nell'ormai celeberrimo limbo di "color che son sospese". Se però guardiamo più in là del nostro naso, ci accorgiamo di una cosa. Probabilmente Lupoli, Kuzmanovic, Diakhatè o chi per loro, non sono ancora pronti, maturi per rivestire un ruolo importante sin da subito nel campionato italiano. Ed allora? Che farne? La ricetta della premiata ditta Corvino-Prandelli pare semplice. Costruire una "Fiorentina yè-yè" da far maturare in Europa, qualora fosse la Uefa il traguardo raggiungo dalla società gigliata. Il Parma, nella scorsa stagione, ha raggiunto un risultato sorprendente schierando dei ragazzi giovanissimi nelle competizioni europee. Perché non provarci a anche a Firenze? Un mix tra coloro che non sono titolari ed i talenti che Corvino porta in riva all'Arno senza sosta, potrebbe essere la carta vincente per andare avanti in Europa e per far altresì maturare questo manipolo di ragazzi intraprendenti e dal talento incommensurabile.