RAUL, La sua camera "magica" sarebbe proibita in Italia
Se dovesse venire in Italia Raul dovrebbe lasciare nella sua villa di Madrid la «camera blindata» che si è fatto costruire per simulare le condizioni dell'allenamento in altura. La definizione è del quotidiano politico spagnolo Abc, che lunedì ha raccontato nei dettagli il segreto di Cocoon-Raul, trentenne che gioca ad alti livelli da quando ne aveva 17, al momento protagonista di una seconda giovinezza. Raul si è fatto costruire un impianto valutato in circa 60.000 euro, un'alcova in grado di migliorare le proprie prestazioni sportive, una camera ipobarica dove dormire permettendo al sangue di ossigenarsi per 6-8 ore.
Una pratica che in Italia è vietata espressamente. Nella «Lista delle sostanze e dei metodi proibiti» pubblicata dal nostro ministero della Sanità, alla Sezione 5, paragrafo M1, comma 1, si legge: «E' proibito l'uso di pratiche ipobariche/ ipossiche».
A livello mondiale il testo della Wada, è meno diretto. Non cita direttamente le pratiche ipobariche-ipossiche, ma da comunque un'indicazione importante: nel capitolo dedicato alle «Pratiche vietate» del Codice mondiale antidoping, al comma 2 del paragrafo intitolato «Miglioramento del trasporto dell'ossigeno», si legge: «è vietato il miglioramento artificiale del consumo, del trasporto o della liberazione dell'ossigeno». Il testo può lasciare qualche dubbio, ma alla Wada il dibattito sulla possibilità che la tenda ipobarica debba essere considerata pratica dopante, e quindi punibile con due anni di squalifica, è ancora apertissimo.