IL TEMPO DI PROGRAMMARE: IN BALLO ANCHE DS E PANCHINA

Commisso, che venerdì si godrà la posa della prima pietra del Viola Park a Bagno a Ripoli, dovrà presto prendere decisioni decisive per la prossima stagione mentre Prandelli e gli attuali dirigenti dovranno fare di tutto per portare questo campionato in porto senza ulteriori scossoni di classifica.
Le ipotesi iniziano a essere diverse rispetto a ciò che potrebbe essere cambiato. Cambi che potrebbero non coinvolgere solo la panchina, che vedrà scadere tutti i contratti dei tre allenatori dell'era Commisso, ma anche la direzione sportiva. Pradè attende l'esito delle valutazioni presidenziali continuando a lavorare ragionando sul presente e sul futuro, e il suo addio non è poi così scontato. Se dovesse restare, potrebbe ripartire la caccia a Juric, allenatore che era stato bloccato da Pradè prima della conferma di Iachini. Ma potrebbe tornare di moda anche De Rossi, che in estate avrà preso il patentino per andare in panchina.
Se invece dovesse arrivare un cambio, il nome più chiacchierato è senza dubbio quello di Petrachi. L'ex direttore sportivo della Roma, entro marzo avrà chiuso il contenzioso con il club giallorosso e potrà firmare per una nuova società, l'ipotesi Fiorentina è in cima alla lista dei suoi pensieri. Carattere forte e scouting di livello mondiale, sono queste le caratteristiche che fanno del dirigente uno dei più appetibili sul mercato. Con lui, prenderebbe quota il nome di De Zerbi, allenatore che aveva già cercato di portare alla Roma prima dell'avvento di Fonseca, ma anche un profilo estero è tutt'altro che da scartare.
Intanto dopo la crisi interna in casa Napoli è salito alla ribalta anche il nome di Giuntoli. L'attuale ds azzurro è stato difeso ieri via social da parte di De Laurentiis ma la sua posizione è tutt'altro che certa. Se dovesse davvero cambiare club, ecco che la Fiorentina potrebbe essere una delle società interessate, e a quel punto l'accostamento con Sarri sarebbe automatico.
Completa il discorso lo stesso tecnico viola. È scontato il suo addio a fine stagione? Assolutamente no. Commisso ha parlato nuovamente di meritocrazia e dunque molto dipenderà dai risultati che otterrà sul campo il tecnico di Orzinuovi. Dal canto suo, Cesare non ha chiuso nemmeno all'ipotesi di entrare in società con un altro ruolo. Magari quello di direttore tecnico.
La Fiorentina è più che sensibile all'argomento viste le smentite arrivate di recente, di certo lavora sotto traccia per non disturbare il lavoro della squadra e consolidare la posizione del tecnico, ma senza dubbio il tempo a disposizione non è poi tantissimo. Perché il nuovo ciclo che potrebbe aprirsi dal prossimo giugno sembra lontanissimo, ma in realtà è praticamente alle porte.
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