IL BORSINO DEGLI ALLENATORI E L'INCERTEZZA VIOLA

A dieci giorni dalla fine del campionato tutto tace sul piano dell'allenatore, con molte società che stanno confermando gli attuali tecnici. Una dopo l'altra infatti hanno ufficializzato i rinnovi il Bologna (Mihajlovic), il Sassuolo (De Zerbi), il Milan (Pioli) e il Verona (Juric) con Sampdoria (Ranieri), Napoli (Gattuso) e Atalanta (Gasperini) che non hanno nessuna intenzione comunque di cambiare. Idem Inter (Conte sicuro) e Juve (Sarri, con un po' più di incertezza) che proseguiranno con gli attuali allenatori, a meno di cataclismi finali in campionato e in Coppa. Quasi sicura la Lazio, con un minimo di incertezza legata agli stimoli di Inzaghi che nel dopo lockdown ha perso subito l'occasione di contendere lo scudetto alla Juve, facendo sorgere qualche dubbio.
Molti saranno gli addii (vedi Torino e Cagliari) mentre Fiorentina resta tra le società più incerte, perché secondo radio mercato Iachini è stato "mandato via" e poi "confermato" nel giro di poco tempo, prima perché i risultati non arrivavano poi per la striscia positiva inanellata e il gruppo sempre più affiatato creato. Certo è che questa stagione ha stravolto talmente tanto i tempi di costruzione della prossima, con tempi cortissimi tra l'una e l'altra, che forse le idee converrebbe averle più chiare. La decisione spetterà a Commisso che certo stima e rispetta Iachini ma che non dovrà aspettare le ultime tre partite per giudicarlo. Dipenderà dal progetto che poi ha in mente la Fiorentina e dal messaggio che vorrà mandare, se è quello di voler alzare l'asticella forse qualche dubbio sul gioco dovrà esserci, anche se il tecnico in alcune partite vinte ha fatto vedere dei miglioramenti.
Tra l'altro per lui iniziano a farsi avanti alcune pretendenti, dalla Spal (però in serie B) al Celta Vigo in Spagna sempre che Iachini gradisca un'esperienza all'estero. Le alternative però vanno decise subito, prima che altri tecnici individuati si accasino altrove, come già successo per De Zerbi e per Juric se il profilo è quello, o per Emery. Altrimenti restano in ballo Di Francesco che, nonostante varie richieste anche lui in Spagna e in Italia, a Firenze verrebbe di corsa, e Giampaolo (lo stesso). Sempre che Commisso non voglia puntare ad un profilo più internazionale o ad un "profeta in patria" come Spalletti. Il tempo stringe ma il rispetto che evidentemente Commisso nutre per Iachini gli impedisce di prendere qualsiasi decisione con lui in panchina. Speriamo almeno che sia poi quella giusta.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
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