UNA SCELTA A "ENTUSIASMO ZERO"

11.06.2015 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
UNA SCELTA A "ENTUSIASMO ZERO"

Fare il tifoso della Fiorentina sappiamo benissimo che non è una cosa facile, ma quanto dobbiamo ancora dare, in passione e pazienza, per avere un periodo di tranquillità e idee chiare? Il dare-avere è stato un discorso un po’ scellerato già usato da Montella a suo tempo, per confrontare il dislivello fra le prestazioni della squadra e il calore della sua gente, e che ha generato un primo strappo con la città di Firenze, ma mai avremmo pensato di trovarci nella situazione attuale. Hanno sbagliato e continuano a farlo tutti, alla faccia di tutti noi che restiamo basiti alla finestra ad aspettare chi siederà sulla panchina viola nel prossimo campionato.
Si parla da tempo di progetti, che riguardano la squadra o il possibile nuovo stadio, ma niente arriva a conclusione. Tante parole, spesso rilasciate a comunicati, a botte e risposte che nemmeno due fidanzati isterici riuscirebbero a tirare fuori, dove l’interesse del “cliente” non è assolutamente tenuto in considerazione. Siamo tirati in ballo solo quando c’è da riempire gli stadi, non posso immaginare allo stato attuale quanti rinnoveranno l’abbonamento il prossimo anno, per abbandonarci poi all’eterna incertezza che vive sul nostro futuro.
Ci saremmo stufati di questi atteggiamenti. Montella ha probabilmente creduto di potersi sganciare dalla Fiorentina per approdare ad una squadra più blasonata, rinnegando l’esistenza della clausola rescissoria che ora lo lega come un cappio alla società e lo lascerà due anni a rimuginare su quello che ha fatto e su quello che poteva fare. La proprietà, di contro, ha probabilmente preso la palla al balzo per liberarsi del tecnico che ormai era in rotta di collisione con loro. Solo la scorsa settimana si leggeva addirittura di un prolungamento del contratto e si pensava che fosse tutto superato, salvo alcune ore dopo capire che la rottura era inevitabile. Peccato che la società c’è arrivata impreparata e senza un pronto sostituto.
Adesso siamo in attesa che il CdA di oggi ci dica chi, fra Sousa e Donadoni, sarà il nuovo Mister viola. Posso esprimere qualche perplessità su entrambi?
Il portoghese porta sul curriculum tale affermazione “Rui Costa ha fatto una grande carriera ma avrebbe potuto fare di più se avesse lasciato prima la Fiorentina, gliel’ho detto anche a lui più volte” che, insieme al suo passato bianconero, non suona proprio bene per le orecchie dei fiorentini. 
Donadoni, alla ricerca di riscatto, potrebbe essere consono alla società anche senza pretese di rafforzamenti onerosi, uno “yes man” come piace a loro. Purtroppo colui che riporterebbe entusiasmo a Firenze, Spalletti, per molti motivi pare irraggiungibile.
Non ci rimane che attendere gli eventi, sperando che prima o poi si consideri anche una parola che gli interpreti di questa farsa si sono dimenticati: il rispetto per chi ama questa squadra e questa città.

La Signora in viola