TUTTO NERO

03.11.2014 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
TUTTO NERO

L’abito non fa il monaco, ma la divisa nera non ha certo portato bene. Se serviva per commemorare la ricorrenza dei defunti, mai scelta fu più azzeccata vista la prestazione della Fiorentina contro la Sampdoria! Siamo allibiti e ancora, a tante ore dalla fine della partita, non troviamo risposta al quesito che tutti ci stiamo ponendo: qual è la vera Fiorentina? Passiamo da prestazioni accettabili ad altre imbarazzanti. Andiamo a corrente alternata o meglio senza corrente, scarichi. Se, dopo l’Udinese si pensava di avere trovato la strada giusta, sono bastati tre giorni per perderla. 
Pare brutto, dopo quanto visto in campo ieri, focalizzare l’attenzione su un solo calciatore ma, Gonzalo e la sua gara, riassumono la situazione del gruppo: errori, scarsa attenzione, atteggiamento demotivato. Cose spiacevoli per una spiacevole realtà. Tutti i big della Viola hanno dei problemi di condizione, dai malati storici (anche se ieri è ricomparso Gomez), agli uomini sui quali abbiamo contato fino allo scorso anno. Era il momento di dare un senso al nostro campionato e, come spesso è accaduto nella storia viola, manchiamo l’appuntamento e ci lasciamo travolgere dal nulla.  
Purtroppo c’è qualcosa che non quadra e ai discorsi non corrispondono i fatti.
Chi voleva certezze, rinnovi e soldini, sembra che abbia raggiunto la pace dei sensi e la motivazione a fare bene si è ammosciata. Dopo la partita interna contro i friulani, tutti avevano puntato di nuovo il mirino sul terzo posto, assicurando massimo impegno per il raggiungimento, salvo poi presentarsi a Marassi e fare piangere. Forse è il caso che si guardino bene tutti in faccia, che si chiariscano le idee perché le sensazioni sono molto antipatiche. Si va dallo stop alle ambizioni più importanti, ad un film già visto quando stava per finire un ciclo. Verremo tacciati di instabilità emotiva, dopo la gioia di mercoledì, il nero più assoluto di domenica, ma andiamo inevitabilmente di pari passo con quello che ci propone la Fiorentina. Guardando gli uomini in campo ieri, fra quelli viola e quelli blucerchiati, la bilancia sarebbe stata a favore nostro, se non fosse che la squadra di casa ha giocato con grinta, con voglia di fare bene, di stare in classifica dove ambiremmo stare noi.
Serve solo a farsi male, ma sentire Sinisa senza voce ai microfoni fa capire quanto abbia spronato e caricato i suoi uomini mentre Montella mantiene, beato lui, una calma certosina. 
Per non buttare via il “bambino” con l’acqua, salvo solo lui, Babacar, che a differenza di tanti suoi esperti colleghi, si è impegnato fino in fondo.

La Signora in viola