OLTRE IL DANNO, LE BEFFE

09.04.2015 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
OLTRE IL DANNO, LE BEFFE

Perdere come successo martedì a Firenze contro la Juventus, rode molto ancora oggi e forse per tanto tempo a venire. Fa molta rabbia vedere come presunti professionisti del pallone si prestino, grazie ai benedetti/maledetti social network, a prenderci in giro. Se lo sfottò ce lo facciamo fra tifosi, se al bar ce le suoniamo e cantiamo, se negli uffici lo sberleffo è d’obbligo, fa parte del gioco ma che lo facciamo i protagonisti, gli avversari che ti hanno sfidato sul campo, lo trovo di cattivo gusto.
Non mi risulta che Salah dopo la doppietta ai gobbi a Torino abbia postato due uova all’indirizzo della Juventus oppure due dita a forma di vittoria. Nemmeno i suoi compagni hanno avuto l’ardire di meleggiare la squadra battuta allo Stadium. La classe non è acqua e non mi riferisco al possesso palla, alla tattica o al gioco in generale ma al comportamento e all’etica di alcuni soggetti. Primo fra questi Bonucci. Sono arrabbiata con i viola per la brutta prestazione vista al Franchi, sono arrabbiata con Montella che non ha saputo preparare bene questo incontro, sono arrabbiata con l’arbitro che come al solito non vede a colori ma solo in bianco e nero, ma soprattutto perché siamo riusciti a resuscitare Matri e a far segnare Bonucci! Ma si può?
Il titolato difensore juventino e della nazionale, si sente poi in dovere di fare lo splendido e di ammonirci con un “finale: sciacquatevi la bocca” che lo rende, se è possibile, ancora più antipatico. 
Lo aveva preceduto nel fair play il suo collega Morata che, uscendo espulso dal signor Massa, aveva “affettuosamente” salutato la Curva Fiesole. Lì però la risposta è prontamente arrivata dagli spalti!
Forse li allenano anche a questo: ad essere presuntuosi ed arroganti, a fare sceneggiate con i direttori di gara, a non avere rispetto di nessuno. In fondo il sito ufficiale della Juve ritiene nella normalità delle cose uno 0-3 a Firenze per il suo team. Che siano forti è fuori discussione, ma quanto sono insopportabili! Questa volta c’è mancato solo il defilè sul prato del signor Agnelli a conferma dell’irriverenza che nutrono verso il prossimo.
Se non bastasse, trovano anche adepti in altri calciatori che probabilmente simpatizzano per i loro colori come tale Mchedlidze dell’Empoli e il suo “Grande Viola” postato in maniera sportiva ed elegante!
Ma le parole, anche se virtuali, si spera che le porti via il vento mentre l’uscita dalla Coppa Italia resta e pesa tantissimo. Resta la mancanza di carattere che pensavamo di aver finalmente trovato, resta la tristezza di essere stati strapazzati dalla nemica storica, dopo l’impresa di Torino.
Peccato Fiorentina.

La Signora in viola