CARTE BOLLATE E SCOMMESSE: MA IL MERCATO?

09.07.2015 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
CARTE BOLLATE E SCOMMESSE: MA IL MERCATO?

La Fiorentina ha iniziato a lavorare in quel di Moena ma ancora riecheggiano gli strascichi della vicenda Salah. Proprio oggi dovrebbe radunarsi il Chelsea ed è probabile che l’egiziano, come riferisce il suo entourage, si presenti alla squadra inglese. Quello che poi succederà non è dato sapere ma a questo punto non resta che augurarci che la Fiorentina, che si è incasinata da sola in questa storia, riesca a mettere a frutto la sua vendetta e faccia, tramite i suoi legali, in modo che il sogno interista svanisca. Avendo sputato nel piatto viola che lo aveva ben nutrito, riportandolo alla ribalta del calcio internazionale, che non riesca a saziarsi alla tavola di altre squadre italiane. Sarà una magra consolazione, ma visto il suo modo poco corretto di relazionarsi con Firenze, è giusto andare avanti per procurargli più danni possibili. 
Con questo tormentone è tenuto ancora in sospeso tutto il mercato viola, visto che ad oggi non ci sono novità nella rosa gigliata. Il gruppo si è solo sfoltito degli uomini in prestito e di quelli a fine contratto ed in ritiro, a fare numero e bella mostra di se, ci sono una nidiata di giovani promesse. Non si sa chi potrà essere utile alla causa, ma è anche giusto che il nuovo allenatore li veda all’opera. Fra le promesse possiamo annoverare anche Giuseppe Rossi. Rivederlo fa sempre un immenso piacere ma i punti interrogativi che ci sono ancora sul suo e sul nostro futuro non sappiamo ancora quanto tempo ci vorrà per cancellarli. Vorremmo essere ottimisti al 100% ma la paura e i rischi per le sue gambe sono un’incognita pesante. In attesa di nuovi acquisti, Sousa dovrà testare anche Mario Gomez e provare a fare un miracolo, ma due scommesse in attacco (Rossi-Gomez) sono decisamente troppe in un settore che è in sofferenza da troppo tempo. E’ vero che abbiamo Babacar ma non potrà giocare sempre e soltanto lui, visto che anche lui palesa spesso problemi fisici.
In questo stallo ogni tanto rimbalzano voci su ennesimi “cavalli di ritorno” e dopo Behrami è stata la volta di Jovetic. Ammesso e non concesso che siano operazioni fattibili, resta il dubbio che la Fiorentina venga considerata una scelta di emergenza, un meglio che niente, da uomini che l’hanno lasciata per “dolori di pancia” o per vil denaro. L’importante sarebbe cominciare a veder muovere qualcosa, sentire qualche nome vero legato ai progetti (brutta parola, lo so!) viola e non sempre chiacchiere legate alle diatribe con l’egiziano che, comunque, dai cuori dei fiorentini è già stato tassativamente cancellato.

La Signora in viola