ATTESA, SPERANZE E CATTIVI PENSIERI

04.06.2015 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
ATTESA, SPERANZE E CATTIVI PENSIERI

Il campionato è appena finito ma siamo ancora in bilico, fra santi e falsi dei come dice una famosa canzone. Nel calcio di mistico c’è veramente poco anche se l’appartenenza e l’amore per la nostra squadra sono definiti fede. Per quella, infatti, siamo con le antenne ritte a captare qualsiasi segnale arrivi sul versante allenatore. Siamo ormai agli sgoccioli per quel che riguarda la decisione di Montella e la sua permanenza o meno a Firenze. 
Lui certamente non è un santo, ma vorremmo evitare di vedere la nostra squadra in mano a falsi dei!
Questo lungo “pensamento” dell’Aeroplanino non capisco a cosa preluda ma i cattivi pensieri, che stia aspettando di capire quali panchine restano libere e se gli piacciono, possono arrivare. Lo scacchiere degli allenatori vede Benitez già accasato a Madrid, Inzaghi in procinto di lasciare il Milan e Mihajlovic che cena con Galliani, Sarri che oggi incontrerà l’Empoli e tutti gli altri confermati o in attesa di sviluppi. 
L’incontro che Montella ha avuto con la società qualche dubbio nel bene o nel male glielo deve aver lasciato, altrimenti non si spiega perché non abbia già palesato la sua decisone. Forse perché si è accorto che, tranne le squadre arrivategli davanti in classifica, non c’è di meglio di Firenze per poter esprimere le sue qualità? 
Anche la piazza, nonostante il nostro allenatore a volte non lo abbia capito, è fra le migliori che ci sono. A Milano, sponda rossonera sono disperati da anni, nella Roma giallorossa i calciatori, quando le cose vanno male, sono chiamati a rapporto sotto la curva,  a Napoli dopo i fischi alla squadra e all’allenatore “traditore”, hanno addirittura aggredito Higuain e Andujar dopo la gara contro la Lazio. Forse qualche piccola contestazione, qualche buu, qualche volta si può superare visto poi com’ è stato caloroso il saluto finale.
Sono contenta di aver letto che la festa di domenica sera ha fatto sentire a Salah il tanto amore di questa città e lo incentiverà a rimanere in viola. Forse il Mister non è così romantico, anche se non è stato insensibile agli applausi, ma l’ambizione non sempre va di pari passo col cuore ma una cosa deve essere certa: se Montella continuerà l’avventura in viola, deve essere convinto e non rimanere perché non ha altre opportunità.
E’ sottinteso però che siamo tutti pienamente d’accordo con lui quando chiede chiarezza sul futuro e rinforzi per questo gruppo. Per cominciare a programmare si deve fare in fretta e la sua risposta alla Fiorentina è il primo step da superare.

La Signora in viola