ANTOGNONI, 30 anni in viola: "Senza rimpianti"
Giancarlo Antognoni si racconta a Repubblica e spiega tutto il suo amore per la Fiorentina: "Rimpianti non ne ho perché Firenze mi ha cullato anche da dirigente. Anzi, mi ritengo privilegiato di avere questo ruolo e non mi immagino da nessun’altra parte se non qui. Non so davvero cosa avrei fatto, se non avessi continuato in questo mondo". Trent'anni vissuti sempre attaccato ai colori viola, prima da giocatore e poi da dirigente: "Entrai in un momento non facile (quando i Pontello vendettero Baggio alla Juventus, ndr). In quei giorni c’era una guerriglia urbana, tafferugli, scontri.
Io ero l’unico che poteva entrare tranquillamente in sede: quando passavo gli scontri si fermavano e ricominciavano appena mettevo piede dentro la sede in piazza Savonarola. Poi quando uscivo si fermavano di nuovo e ricominciavano dopo il mio passaggio. Non è stato facile". Infine un pensiero all'attualità: "I presupposti sono buoni, adesso stiamo soffrendo un po’ questi cambiamenti che ci sono stati e anche la proprietà deve capire meglio come funziona il sistema italiano. Ma vedo Commisso carico e voglioso e sono sicuro che ci sia tutto per fare bene".