RFV, Un fiorentino "Down Under": la storia di Omar Burberi
Nel consueto focus di Dodicesimo Uomo sugli "italiani all'estero", la redazione di Radio FirenzeViola ha contattato Omar Burberi, attualmente nello staff del Prato come preparatore dei portieri ma in un recente passato protagonista di un'avventura professionale dall'altra parte del mondo: "Diciamo che è iniziato tutto qualche anno fa, quando ho fatto un provino per la Juventus Academy come istruttore. Pochi mesi dopo mi è arrivata un'offerta dall'Australia e a inizio 2020 sono partito per andare ad allenare nell'Academy bianconera di Sidney.
Lì ho trovato una realtà consolidatissima a livello di strutture. Anche nelle serie inferiori, a livello di campi e di centri sportivi non c'è paragone rispetto a quanto vedo qui da noi. Poi il livello tecnico è quello che è, ma si lavora davvero bene a quelle latitudini. Ho avuto anche un'esperienza come preparatore dei portieri in un club di terza divisione, vivendo anche lo spogliatoio dei grandi ho compreso a pieno le profonde differenze che ci sono tra il nostro modo di vivere sport ed il loro. Ad esempio con la mia squadra siamo stati primi fino a qualche partita dal termine della stagione e poi per una serie di brutte prestazioni abbiamo perso la possibilità di essere promossi in seconda divisione. C'è stato tanto dispiacere certo, ma nessun accusa o ribaltone societario, da noi sarebbe successo il finimondo".
Omar attualmente ricopre il ruolo di preparatore dei portieri del Prato e sta portando anche nella realtà toscana tecniche e strumenti d'allenamento imparati nell'altro emisfero: "Il calcio sta cambiando e dobbiamo adeguarci anche noi. Tengo molto all'analisi dell'allenamento ed ai parametri degli atleti; è imprescindibile questo lavoro. In Italia a livello di portieri siamo sempre stati tra i migliori, ma adesso anche qui abbiamo mezzi diversi e l'evoluzione delle nuove tecnologie porta a tanti progressi".
Infine, un "consiglio" da turista: "L'Australia ti entra nel cuore e ti cambia il modo di vedere le cose. Ho avuto la fortuna di visitarne una bella parte durante l'offseason, è magnifica. Uno ci dovrebbe andare almeno una volta l'anno".
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