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Benvenuti in Conference: arriva la Dinamo Kyev, leggenda dell’Europa dell’Est

Benvenuti in Conference: arriva la Dinamo Kyev, leggenda dell’Europa dell’Est
Oggi alle 14:09Primo Piano
di Redazione FV

Tra un anno e cinque mesi festeggerà il proprio centenario una delle squadre per eccellenza prima dell’ex Unione Sovietica e poi, dopo l’indipendenza del proprio Paese. Un club il cui nome è già di per sè sufficiente per evocare storie, aneddoti e momenti leggendari. E dopo il Polissya le strade con l’Ucraina si ricongiungono.

La puntata di oggi di Benvenuti in Conference è dedicata al prossimo avversario della Fiorentina, la Dinamo Kiev. 

Nella storia del club ucraino sono numerosi i fatti rivelanti, a partire dalla fondazione. Nel 1927 il ministero dell’interno sovietico - sulla scia di quanto già fatto in Russia e in Georgia - creò la squadra dei reparti di Polizia, da cui il termine “Dinamo”. I primi calciatori erano appunto dipendenti del ministero. 

Durante la seconda guerra mondiale molti giocatori della formazione, a causa dell’occupazione nazista, furono imprigionati: i tedeschi, per mostrare la propria superiorità e piegare il loro spirito di resistenza, decisero di sfidarli in un torneo di calcio, che si sarebbe poi disputato tra il giugno e l’agosto 1942 proprio a Kyiv. I fatti (compresi quelli successivi e drammatici) hanno ispirato numerosi lungometraggi tra cui Fuga per la Vittoria, film di John Huston con Sylvester Stallone, Michael Caine e Pelè. 

Tra le figure leggendarie della Dinamo impossibile non menzionare “il colonnello” Lobanovski: simbolo del calcio sovietico e ucraino e allenatore rivoluzionario. Lobanoski condusse il club biancoblu verso la storia con la S maiuscola. Una storia di cui fanno parte anche i palloni d’oro passati da Kyiv: Oleh Blochin (che trionfò nel 1975) e Ihor Bjelanov (1986), per non parlare di chi nella Dinamo è cresciuto come Andriy Shevchenko.

E il presente? Il conflitto russo-ucraino tuttora in corso ha stravolto tutto ed evidentemente esiste un prima e un dopo anche a livello calcistico. 

In estate la Dinamo - dopo aver vinto il campionato lo scorso anno - si è fermata al terzo turno preliminare di Champions (sconfitta dal Pafos) e nel playoff di Europa League è stata battuta dal Maccabi Tel Aviv.
In Conference ha raccolto 3 punti in 4 partite, e in patria ha vinto nello scorso weekend la prima partita dopo 4 k.o consecutivi e ora si trova mestamente a 9 punti dalla vetta. 

Non pochi i cambiamenti rispetto alla scorsa annata: Il 1 settembre il club ha ceduto il talentuoso attaccante Vanat al Girona, il 27 novembre il tecnico Shovkovski è stato licenziato (e sostituito da Igor Kostiuk) e recentemente la Dinamo ha dovuto fare i conti con numerosi infortuni, tra cui quello di capitan Buyalski e Brazkho. 

Più ombre che luci, insomma, nel presente di un club leggenda dell’Europa dell’Est.