SUL FILO DEL RASOIO
Errori di valutazione. Tempistiche sbagliate. False speranze e immensi rimpianti. L’arcano Neto è ormai sciolto. Il Franchi, Piazzale Michelangelo, Ponte Vecchio e San Lorenzo, saranno soltanto delle cartoline sbiadite nei ricordi del brasiliano. Domani è previsto un vertice tra ADV, i dirigenti viola e Vincenzo Montella per decidere il da farsi (LEGGI QUI). Gli scenari possono essere molteplici e molto dipenderà dalla volontà del patron viola. L’ipotesi più probabile sembra comunque quella di vedere il portiere della Romania, Ciprian Tatarusanu, difendere la porta viola già dalla sfida di Parma, con il brasiliano sul mercato a prezzo di saldo nella finestra di gennaio.
“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum", già 2000 anni fa Sant’Agostino aveva tentato di aprirci gli occhi, ma a nulla sono servite le dure lezioni subite con i recenti e paradossali casi di Montolivo e Ljajic per far capire ai viola come muoversi in situazioni spinose e delicate come i rinnovi di contratto. Neto è ormai un ex giocatore della Fiorentina e l'unica soluzione sembra quella di archiviare il prima possibile la pratica. Il sottile equilibrio sul quale si reggeva l’ambiente societario, già toccato da voci di mercato e possibili addii (vedi Pradé e Macia) in estate, sembra vacillare pericolosmaente di fronte alle lapalissiane lacune mostrate nella gestione del portiere brasiliano. Gennaio è però arrivato e nonostante il mercato di riparazione non abbia mai sorriso ai viola negli ultimi anni, questa pare poter essere l’occasione giusta per provare in parte a cancellare l'ultima, triste vicenda legata ai rinnovi.