PRANDELLI, Le sue frasi: "Vita legata alla Fiorentina"

23.03.2021 14:27 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
PRANDELLI, Le sue frasi: "Vita legata alla Fiorentina"
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© foto di Federico De Luca

"Ho detto alla società 'Firmo in bianco'. Però credo così tanto in me e in questo club che al direttore Barone ho aggiunto: 'Fra due o tre mesi mi chiamerete per firmare di nuovo"'. Sono queste le parole con cui Cesare Prandelli fino a poco tempo fa descriveva la sua avventura sulla panchina della Fiorentina, mentre adesso, nel giorno delle sue dimissioni, sembrano così lontane e distanti che quasi si stenta a crederci. Il tecnico di Orzinuovi ha scelto di lasciare per il troppo amore che riversava nei confronti di un club che lo ha coinvolto davvero tantissimo a livello emotivo anche e soprattutto per quello che in passato ha condiviso con la tifoseria, con la società e con Firenze. Sensazioni, emozioni e gioie che rimangono impresse per una vita intera e che non si dimenticano mai. Di seguito vi proponiamo alcune frasi che l'allenatore ha pronunciato nel giorno della sua conferenza stampa di presentazione per far capire davvero il personaggio Cesare Prandelli nel modo più completo possibile.

Sul legame con la Fiorentina: "Negli ultimi 15 anni la mia vita è sempre stata legata alla Fiorentina: sono stato anche abbonato. Mi auguro di poter dare altrettanto a questo club".

Se sarebbe potuto tornare prima a Firenze: "Se tolgo un po' di romanticismo, la vita diventa rognosa. Bisogna vivere di sentimenti veri. L'amore che provo per questa squadra è molto profondo, mi sono messo al servizio della società e spero di ripagare tutta questa fiducia. Se sono cambiato? Non è possibile non avere fame stando a Firenze: bisogna capire cosa vuole la gente, bisogna avere rispetto verso la città e la tifoseria".

Sul primo contatto con i viola: "Il cuore e l'istinto mi hanno detto di tornare qua: tanti tifosi mi chiedevano di tornare, io non sarei mai andato via. Sono tornato per riprendere anche un certo tipo di discorso. Qui c'è una sfida importante, anche se si rischia di rovinare degli equilibri. 

Sul senso di appartenenza: "Si tira fuori vivendo la città e sentendo gli umori della gente: la squadra che indossa questa maglia deve uscire dal campo con coraggio dopo averla onorata. Conosco la tifoseria, so cosa può dare Firenze. Qui è nato tutto: l'arte, la cultura. Ma i fiorentini non partono mai battuti. Se però partiamo dalla base di avere un senso di appartenenza".

Se si sente un traghettatore o se vuole aprire un ciclo: "Chiamatemi come volete, traghettatore o supplente che sia. Io voglio fare un lavoro importante, saranno i risultati a dire cosa accadrà".