FIORENTINA, Le condizioni della squadra
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Smaltito l'esordio di campionato, l'emozione della gara con la Juventus, il brivido del pareggio acciuffato nel finale la Fiorentina prova a calarsi nella quotidianità. Domani prende il via una delle parentesi più lunghe rispetto ai ritmi serrati che aspettano i viola e Prandelli non a caso ha dato disposizioni per la doppia seduta da mercoledì a venerdì poi nuovamente due giorni di rompete le righe. Cerchiamo di valutare in che condizioni versa la truppa gigliata. Sicuramente sarà un gruppo dimezzato, viste le dodici partenze per i vari impegni con le nazionali. Assenza giustificate che permetteranno al tecnico di lavorare sulle soluzioni alternative ai titolari, in vista del celebre turn-over, e di completare il recupero degli indisponibili. Jorgensen ha già detto che per il Napoli vuole esserci e c’è motivo di credergli. Su Comotto il velato ottimismo ha lasciato posto a qualche preoccupazione data l'esclusione dalla lista Champions; oltretutto con gli infortuni al legamento del ginocchio la parola d’ordine rimane prudenza. Nell’immediato gli interrogativi maggiori riguardano Adrian Mutu e Riccardo Montolivo.
Problemi fisici per entrambi, tanto da evitarsi la prima mandata di qualificazioni mondiali in giro per il globo (Marcello Lippi ha espressamente detto che senza infortuni il suo nuovo ciclo si sarebbe aperto con Montolivo e Giuseppe Rossi, LEGGI QUA). Il gomito di Mutu non è ancora a posto ma con dieci giorni di sedute mirate, preservando l’arto da nuovi traumi il Fenomeno è atteso al rientro sulla corsia di sinistra. Montolivo rischia una prognosi più lunga, perché agli acciacchi muscolari si somma il ritardo di condizione dovuto alla preparazione differente frutto della lunga parentesi olimpica. Maggiori informazioni arriveranno nel pomeriggio di domani, dopo i test medici della mattinata quando il giocatore incontrerà di persona microfoni e taccuini. Condizione da rifinire forse anche per chi rischia lunghe domeniche in panchina; da Semioli a Pasqual passando per Papa Waigo l’occasione per convincere Prandelli nel rivedere le sue gerarchie comincia già adesso. Meglio ancora se la concorrenza è lontana migliaia di kilometri.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
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