CENTROCAMPO, SCATTA L'ORA DELLE SECONDE LINEE
E così anche il terzo giorno libero post-disfatta romana trascorre nell'incertezza che avvolge il momento attuale della Fiorentina. Le principali preoccupazioni di Paulo Sousa riguardano principalmente il reparto nevralgico del campo, dalla prova del quale pendono molto spesso le vittorie o sconfitte dei viola: il centrocampo, e in particolare la mediana. Perché, seppur si sia assistito ad un paio di prove recenti non indimenticabili di alcune pedine, in difesa, nonostante la tanto discussa 'coperta corta' - che però a questo punto potrebbe essere considerata come problema minore date le sole dieci partite che mancano ai viola in questa stagione -, sugli esterni e in attacco, visto e considerato anche il ritorno da arruolabile di Maurito Zarate, non vi sono problemi numerici, nel centrocampo dell'armata di Sousa qualche guaio c'è, e le contromosse che utilizzerà il tecnico lusitano sono ancora tutte da scoprire.
I primi segnali arriveranno domani, alla ripresa degli allenamenti, quando sarà possibile capire e valutare le condizioni di Borja Valero e Matias Vecino. I due sono usciti prematuramente, ed acciaccati, dal terreno dell'Olimpico, seppur per motivazioni differenti. Lo spagnolo ha dovuto abbandonare il campo dopo poco più di venti minuti a causa di un pestone rimediato da El Shaarawy, riportando una forte contusione alla caviglia, che però sin da subito ha indotto Sousa all'ottimismo. La situazione dell'uruguagio invece è differente, poiché Vecino ha alzato bandiera banca a seguito di un problema muscolare riportato all'altezza degli adduttori, che potrebbe richiedere tempistiche di recupero più lunghe.
Come sarà la mediana che affronterà il Verona? In attesa delle ulteriori informazioni che potranno essere ricavate già da domani, viene da pensare che Tino Costa, nonostante la prestazione insufficiente mostrata venerdì sera a Roma, abbia di diritto un posto nell'undici titolare, dato anche il pesante turno di squalifica, per somma di ammonizioni, che dovrà scontare Badelj. L'altro posto invece resta attualmente un mistero. In caso di recupero immediato di Borja - che sembra più verosimile rispetto a quello di Vecino - è possibile che il todocampista spagnolo venga arretrato nella linea mediana, magari favorendo l'inserimento in avanti di uno tra Ilicic e Zarate, voglioso di spaccare il mondo dopo le tre giornate di squalifica e sembrato recentemente più "in palla" dello sloveno. Oppure, potrebbe toccare anche a Panagiotis Kone. Il greco, arrivato all'ultimo giorno di mercato e, al pari di Benalouane ancora 'oggetto misterioso' per i tifosi viola, sarebbe la carta a sorpresa giocata da Sousa, seppure serpeggiano i dubbi sulla condizione fisica del giocatore, che non scende in campo da gennaio, quando comunque giocò solo 10', e soprattutto ha totalizzato appena 230 minuti di gioco in questo campionato, non completando mai una partita per intero.