BADELJ SPICCA, CASTROVILLI SI CONFERMA, CHIESA E RIBERY NO
DRAGOWSKI - Quattro minuti e c'è da raccogliere il pallone in fondo al sacco, ma il gol di Ayé viene annullato. Lo stesso lo grazia di testa più tardi, poi il primo tempo scorre più tranquillo. La ripresa ancora di più, per una serata nella quale si deve impegnare davvero poco, 6
MILENKOVIC - Il fatto che Tonali sfiori con la mano lo salva da un brutto intervento a spalancare la strada a Donnarumma sul gol del vantaggio. Il numero 9 di casa gli crea qualche grattacapo, ma sulla lunga distanza il serbo riacquista sicurezze, 6
PEZZELLA - Non sembra proprio impeccabile nei tempi di uscita sull'occasione che - in teoria - avrebbe portato in vantaggio il Brescia. L'argentino però, per il resto della sua partita, sbaglia davvero poco e nulla. E si guadagna una sufficienza piena, 6
CACERES - Spesso e volentieri non ama andare per il sottile, e anche a livello di manovra è il meno raffinato. Ma fa sentire il fiato sul collo degli avversari, e non è quasi mai in ritardo. Quando capita - come sui corner per Ayé e Balotelli - è pure fortunato, 6
LIROLA - Sembra più convinto, e su quella fascia ha spazio da attaccare. Tanto da impegnare un attento Joronen a metà primo tempo. Scende spesso e volentieri sulla corsia con intraprendenza, anche se non sempre sa rivelarsi pericoloso. Ma è apparso in crescita, 6
dal 79' SOTTIL - Entra con la vivacità che dovrebbe contraddistinguere chi come lui ha pochi minuti a disposizione per incidere. Avrebbe subito il pallone migliore, ma lo spreca. Poi però crea diverse situazioni interessanti. Frizzante, anche se si è visto per poco, 6
PULGAR - Perde un pallone a centrocampo che rischia di diventare sanguinoso, ma per sua fortuna Tonali ha controllato di mano. Picchia duro: nel primo tempo comincia il lavoro su Dessena, nella ripresa - purtroppo, aggiungiamo - lo costringe all'uscita con un'entrata decisa. Troppo ruvido ma almeno batte bene i calci da fermo, 5.5
BADELJ - Il croato era in grande dubbio fino all'ultimo, ma costringe Benassi a sedere in panchina anche stavolta: è recuperato. Eccome: risulta tra i più brillanti, se non proprio il migliore, dei suoi. Già dopo i primi 45'. Nella ripresa abbassa un po' la soglia, ma dati pure le scorie della vigilia, al triplice fischio è tra chi ha spiccato, 6.5
CASTROVILLI - Suo il primo squillo dell'incontro: impegna Joronen dopo una bella discesa. In generale anche stasera pare tra i più ispirati già in avvio, e mantiene il suo livello sulla lunga distanza. Potrebbe pure segnare nel finale, ma viene fermato nella corsa da chi dovrebbe essere suo compagno. Si conferma in gran forma, 6.5
DALBERT - Partenza non convincente: troppi errori tecnici, una volta arrivato in posizione buona per combinare qualcosa. Troppi pasticci nell'arco della sua serata. E nella ripresa lo si vede sempre di meno. Forse, stasera, è una fortuna, 5
CHIESA - Era il grande punto interrogativo, e invece c'è. Anche se, pur mostrando spirito combattivo, nel primo tempo lo si vede pochino. Idem nella ripresa, se non per un'ammonizione causa simulazione e per la rabbia sfogata al momento dell'uscita. Giustificato in parte dalla condizione precaria, 5.5
dal 68' VLAHOVIC - Il serbo entra in campo con la consueta voglia di far male, e all'inizio affianca Ribery prima di andare a guidare dal centro un attacco a tre. Ma sulla coscienza ha il "salvataggio" su Castrovilli nel finale, 5.5
RIBERY - Non è nella versione scintillante delle ultime uscite. Anche perché i giocatori del Brescia lo raddoppiano, a volte triplicano. Vede comunque lo spazio per far correre Lirola sull'azione più pericolosa del primo tempo. Questa volta, però, al momento dell'uscita non è totalmente sufficiente, 5.5
dall'88' BOATENG sv
MONTELLA - L'Aeroplanino recupera anche Badelj e Chiesa, così da poter schierare per la sesta volta di fila gli stessi undici dal primo minuto. L'inizio, però, sembra decisamente sotto ritmo, e il Brescia passerebbe addirittura in vantaggio dopo quattro minuti ma viene graziato dal leggerissimo tocco con il braccio di quel Tonali che gradirebbe, eccome, allenare. E non è il solo. La Viola cresce man mano, ma fatica ad affondare il colpo con decisione. E quando il Brescia attacca, viene sempre qualche sussulto. Il primo tempo poi scorre calando d'intensità, e la sua squadra sembra prevalere quando corre a giri più bassi. Ma, almeno nella prima frazione, non riesce a convincere del tutto: all'intervallo decide comunque di mantenere l'undici com'è. Non pare proprio l'idea migliore, visto che per larghi tratti della ripresa non succede granché. E soprattutto il reparto offensivo non dà le risposte attese. A metà frazione la scelta di cambiare: fuori Chiesa e dentro Vlahovic, una punta di peso. Piano piano la Fiorentina guadagna anche campo, ma non sfrutta le occasioni che crea. Rimane la sensazione che il cambio di modulo ed anche il successivo inserimento di qualche chilo in più là davanti siano giunti un po' troppo tardi per vincerla, 5.5