84 MINUTI

07.11.2016 16:30 di  Dimitri Conti   vedi letture
84 MINUTI
© foto di Federico De Luca

84 minuti. Questa la fetta di tempo nella quale Paulo Sousa ha chiamato in causa Mauro Zarate, tenendo in considerazione sia la Serie A che l'Europa League. Va ricordato, certamente, che l'attaccante ex Lazio, Inter e West Ham - tra le altre - ha vissuto una situazione familiare delicata, tra gli ultimi giorni di agosto e i primi di settembre, che con ogni probabilità ha inficiato sul suo raggiungimento della condizione ideale, e non gli ha permesso di approcciare la nuova stagione con quella mentalità necessaria a mordere campo ed avversari.

E invece Zarate, altro dato significativo, non è mai partito da titolare. Neanche una volta. Sousa non gli ha mai concesso sinora di assistere al fischio iniziale direttamente dal rettangolo verde. Sempre in panchina. Il ritaglio massimo a lui concesso in occasione della trasferta di Torino contro i granata, che coincide anche con l'ultima sconfitta gigliata, quando rimpiazzò uno spento Ilicic all'intervallo. Mai più di quarantacinque minuti.

Sousa non si è fidato neanche del grande divario tecnico con compagini quali Slovan Liberec e Qarabag, e non ha voluto neanche dare continuità alle due reti messe a segno dall'argentino nella sfida interna con gli stessi azeri, nel corso della quale riuscì a mettere a segno due gol in appena 29 minuti. Le ultime uscite sono da pesare con il contagocce: appena undici minuti nei due ritagli concessi a lui con Atalanta e Crotone, sette con gli orobici e quattro con i pitagorici. Una miseria, specialmente per uno con la personalità e il carattere di Zarate Kid. Il bilancio finale recita: 84 minuti, due gol, e tanta voglia di giocare. Che lo potrebbe portare a guardarsi intorno.