TOTTI, Antognoni, Mazzone e altri su addio a Nazionale

20.07.2007 19:59 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Gazzetta.it

In Federcalcio la notizia era nota già da qualche giorno,dopo un lungo e cordiale colloquio telefonico tra il presidente Giancarlo Abete e Francesco Totti, seguito a un incontro personale che il team manager della Nazionale Gigi Riva aveva avuto con il capitano della Roma. Martedì scorso, il colloquio telefonico con il c.t. Donadoni. "Sincero rammarico, ma anche grande rispetto per le motivazioni che sono alla base della scelta - commenta Abete -. Quando un giocatore decide di lasciare la maglia azzurra non è mai una bella notizia. Per il valore e il livello di un campione come Francesco Totti si accresce il dispiacere della Federazione, del Club Italia e, ne sono certo, di tutti gli appassionati di calcio, al di là delle bandiere e dei colori di parte. In questi anni Totti ha difeso la bandiera azzurra con la sua classe ma anche con generosità e abnegazione fino a imporsi tempi di recupero e sacrifici notevoli per non mancare l'appuntamento degli ultimi campionati del mondo, dopo il grave infortunio dei mesi precedenti. Una sfida che Totti ha vinto insieme ai suoi compagni, con grande tenacia e senso di responsabilità, conquistando con la vittoria di Germania 2006 il premio più bello e significativo al quale un calciatore può aspirare nella sua carriera. Per le ragioni che lui stesso ha spiegato,Totti ha deciso di limitare il suo impegno agonistico, dedicandosi esclusivamente alla Roma. C'è grande rammarico da parte nostra, ma altrettanta comprensione per la sua scelta e soprattutto il rispetto che si deve a un campione che fa onore al calcio italiano".

RIVERA - Critico, invece, il delegato per le politiche sportive del Comune di Roma, Gianni Rivera: "Qual è la novità - esordisce ironico - visto che in nazionale Totti non gioca da un anno? Io vengo da altri tempi, quando si piangeva se non si era convocati in Nazionale. E ora, invece, si fanno trattative per far giocare i campioni in maglia azzurra. Mah...".
RIVA - "Lo sapevo già da diverso tempo che aveva preso questa decisione. Mi pare sia stata una scelta sofferta, dovuta alle condizioni fisiche, e che lui ha ritardato finché ha potuto. Bisogna rispettarla". Lo ha detto il team manager della Nazionale, Gigi Riva, in merito all'addio definitivo alla maglia azzurra di Francesco Totti. "Gli sono state messe in bocca cose che lui non ha mai detto prosegue Riva - ad esempio che avrebbe preferito giocare alcune partite piuttosto che altre. Lui non ha mai voluto un incarico part time. Per lui in Nazionale una partita vale l'altra. Le parole di Cannavaro? Penso che il suo pensiero su Totti sia stato travisato", ha concluso Riva sottolineando che conosceva la decisione dell'attaccante della Roma "dai primi di luglio".
LIPPI - "Mi dispiace perché è un grande campione, mi dispiace molto, però ha finito la sua avventura in azzurro con la vittoria del Mondiale". Marcello Lippi ha commentato così, la decisione di Totti. "È comunque una scelta che rispetto, sono abituato a rispettare le decisioni altrui" ha poi aggiunto il ct campione del mondo.
DEL PIERO - "Non voglio commentare la situazione di Totti, è ingarbugliata e si rischia di esprimere un giudizio sbagliato. Comunque non mi interessa riavere il numero 10". Così Ale Del Piero, capitano della Juve, che prosegue: "Io lasciare? No, io punto ai Mondiali in Sudafrica del 2010, ma siccome voglio fare un passo alla volta, per ora mi concentro sugli Europei".
MAZZONE - "Ho provato grande amarezza e delusione. Se un grande campione che ama il gioco del calcio arriva a rinunciare alla Nazionale, allora questo dovrebbe far riflettere molta gente". Questo l'amaro commento di Carlo Mazzone, che a suo tempo lanciò Totti in prima squadra. "L'ho visto poco più di un mese fa - prosegue Mazzone - e ho capito quanto abbia sofferto in questo periodo per il linciaggio cui è stato sottoposto. Non so se dietro a questo trattamento ci sia il fatto che Totti è un giocatore della Roma. Potrebbe anche darsi che il club giallorosso dia fastidio, ma di certo c'è che in questo ambiente esistono persone che vogliono decidere sugli altri uomini. Si tratta di personaggi che non valgono una lira e che danno giudizi negativi sugli altri per poter uscire dall'ombra".
ANTOGNONI - Anche l'ex regista della Fiorentina e della Nazionale va invece fuori dal coro: "È una storia un po' complessa, ma credo che dietro l'abbandono di Totti alla Nazionale non ci siano soltanto motivi fisici: penso ci sia stato un concorso di cause", ha detto Antognoni.

MAURI - "Non voglio entrare nella testa di Totti, è una sua scelta". Dal ritiro di Kapfenberg il trequartista della Lazio, Stefano Mauri, commenta la decisione di Francesco Totti di lasciare definitivamente la Nazionale manifestando il suo massimo rispetto anche se "personalmente, vestire la maglia azzurra significa poter rappresentare il mio Paese in giro per il mondo, è un sogno che avevo fin da bambino".