SAVIO, La maglia stregata numero sette

In occasione della sua presentazione, avvenuta nella sala stampa dello stadio 'Franchi' ieri, Nsereko Savio ha svelato che la sua maglia Fiorentina sarà corredata dal numero sette, un numero che negli ultimi dieci anni non ha portato benissimo ai loro possessori. Dieci anni fa la indossò per un anno lo spagnolo Amor, con Giovanni Trapattoni allenatore che lo stimava tanto. La resa però dell’ex centrocampista del Barcellona fu però assai scarsa, e Amor a Firenze viene maggiormente ricordato per il suo inseparabile beauty case con cui usciva dallo stadio e non per le giocate sul campo di calcio.

Dalla stagione '99-2000 fino al 2005 ad avere il numero sette sulla maglia è stato Angelo Di Livio, giocatore attualmente indimenticato a Firenze, soprattutto per la sua scelta di giocare in serie C2 dopo il fallimento della vecchia società. Di Livio però non fu fortunato perché oltre ad essere nella rosa dei giocatori della vecchia Acf Fiorentina, fu il giocatore che con il ragionier Righetti era a Roma il primo agosto 2002 quando con le liberatorie dei compagni sperava che il presidente dell’allora club viola portasse i soldi per evitare il fallimento.

Dal 2005 al 2007 possessore della maglia numero 7 è stato il brasiliano Do Prado, acquisto pacco dal fallimentare Perugia,che si ruppe due volte il crociato e che conta zero presenze in campionato in 24 mesi alla Fiorentina. Successore di Do Prado per la maglia che fu in Nazionale nell’82 di Bruno Conti, è stato Franco Semioli, fortemente voluto da Cesare Prandelli, acquistato per sette milioni di euro dal Chievo Verona, ricordato a Firenze per svariati infortuni e per mai prestazioni convincenti sul lungo periodo.

Da ieri la maglia viola numero sette, ha un nuovo padrone: Nsereko Savio, acquisto dell’ultima ora della Fiorentina, che deve interrompere con le sue prestazioni la maledizione di una maglia che non porta benissimo ai suoi possessori, da almeno un decennio.