FREY, A Ribery Firenze sempre piaciuta. Questa Viola...
L'ex viola Sebastien Frey ha commentato a Tuttomercatoweb l'arrivo del suo connazionale Ribery nella Fiorentina: "Per me è un grande acquisto a prescindere dall'età. Ha ancora voglia di mettersi in discussione nonostante una carriera strepitosa. È un fuoriclasse ed è un valore aggiunto per la Fiorentina".
Hai avuto modo di sentirlo?
"Sì, ed è molto contento della scelta. Firenze gli è sempre piaciuta, da quando abbiamo giocato contro in Champions League. Mi diceva che si stava bene. Poi lui si adatterà in fretta: è un giocherellone, nel senso buono. E vedere un campione con questo spirito è un segnale positivo per tutto l'ambiente. Ha parlato subito italiano e continuerà a stupirvi, sotto tanti punti di vista. A prescindere da quello che si dice di lui non è affatto stupido, anzi: Franck è una persona molto intelligente. Guardate, parla già italiano, e ha già saltato il discorso dell'adattamento, è come se fosse già a casa. Deve solo esprimere le sue qualità in campo ma questa per lui sarà la cosa più facile".
A 36 anni può avere difficoltà nel calarsi in una nuova realtà molto diversa dal Bayern?
"Non penso. Dopo 2-3 partite il pubblico si sarà innamorato di lui. Nonostante l'età è ancora in grado di far la differenza. E aggiungo: la sua presenza aiuterà Federico Chiesa a crescere. Il suo altruismo, la sua qualità e la sua esperienza saranno fondamentali proprio nell'aiutare i giovani talenti. Questo acquisto è un segnale importante da parte della nuova proprietà della Fiorentina".
La ricostruzione di Commisso non ricorda sotto certi aspetti la Fiorentina dei tuoi tempi?
"Guarda, ne parlavo anche con Luca Toni in questi giorni ed effettivamente stiamo rivedendo in questa Fiorentina quella dei nostri anni, dove i Della Valle con acquisti proprio come il mio, di Toni, Jorgensen, Fiore, giovani come Pazzini e Bojinov stava ponendo le basi per un bel ciclo, dove si è arrivati a giocare contro le grandi squadre di Champions League. I Della Valle? Mancava poco per il salto di qualità per competere contro Juve, Inter, Milan, Roma. Questo salto non è stato fatto e da lì c'è stato il declino, fino alla rottura totale fra piazza e proprietà nell'ultimo anno. Per il bene della Fiorentina è stato giusto cambiare, ma bisogna ringraziare i Della Valle per quello che hanno fatto perché hanno riportato la Fiorentina a un livello europeo".