COMMISSO SU IACHINI, Il perché della sua conferma
Rocco Commisso sta parlando in collegamento dagli Stati Uniti. Il presidente della Fiorentina si è espresso a partire dalla conferma di Iachini al termine della scorsa stagione
"Voglio dire la verità per i tifosi, ci sono state tante storielle in questi giorni. Iachini aveva un contratto a conclusione della stagione; seconda cosa, io non ho mai incontrato nessun allenatore. In quei tempi, quando ancora non eravamo salvi, sono usciti un sacco di nomi sugli allenatori futuri. In un caso specifico, quello di De Rossi, sono dovuto intervenire io. Con quella notizia si stava destabilizzando la Fiorentina. Io De Rossi l’ho visto solo in tv, non ci può essere un affare se Rocco non concorda. Dopo Joe e gli altri si sono preparati in caso ci fosse stato bisogno di un cambio. Ci siamo salvati ed ho preso la decisione di dare a Iachini un’altra opportunità. Io credo che chi mette i soldi prende le decisioni. Io ho questa filosofia della meritocrazia: pensavo che dovevo avere riconoscenza per Iachini; lui ha fatto circa 1.50 punti di media a partita, in 38 partite sono 58 punti, la media della Fiorentina negli ultimi anni. Si parlava di Juric, che ha finito con gli stessi punti nostri: nessuno mi assicurava che prendendo Juric poi non avrei dovuto mandarlo via. Se io mando Iachini fuori, già abbiamo Montella e ne prendo un altro con il rischio di mandarlo via, alla fine ci troviamo quattro allenatori a libro paga. Questo è come ho preso le decisioni. Prima la meritocrazia".