COMMISSO, Stadio nuovo per me anche domani ma...
Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, è intervenuto in diretta alla trasmissione "Un giorno da pecora". Queste le sue parole: "Sono nel mio ufficio ad un'ora da Manhattan e qua sono le 8:30 della mattina, ma è già tre ore e mezza che lavoro".
Su Squinzi: "Voglio dire due parole ed esprimere le mie più sentite condoglianze a Giorgio Squinzi anche se non sono mai riuscito a conoscerlo di persona".
Sul weekend perfetto delle sue squadre: "La più grande gioia è stata la battaglia di San Siro, ci voleva. Io sapevo che con tutto il lavoro che stiamo facendo prima o poi si sarebbe vista una bellissima partita e contro il Milan si è visto. Se fossi stato al Milan? Solo Dio sa quale sarebbe stato il risultato (ride, ndr). Mi hanno chiamato da tutte le parti d'Italia, finalmente è arrivato il giorno che ho deciso di comprare la società viola".
Su Ribery: "Mamma mia, ora ce lo invidiano tutti. Grazie a Pradè e Barone, mi hanno stupito. Un ragazzo di 36 anni così bravo, non pensavo. Lui ci mette il cuore e può arrivare molto lontano".
Sull'obiettivo stagionale: "Non si sa. Sarebbe un fallimento totale ripetere anno scorso, questo però è un anno di transizione. Siamo al numero 1 per chi ha fatto giocare più giocatori nuovi...".
Sul nuovo stadio: "Non solo, ma anche il centro sportivo. Sono importantissimi, il messaggio che voglio dare alla politica italiana è quello di aiutare a realizzare le cose velocemente, se fosse stato per me lo avremmo fatto domani. Abbiamo cominciato con l'idea di ristrutturare il Franchi, ma è un monumento e quindi era impossibile, ma per me i monumenti veri sono i tifosi che vanno allo stadio".
Sulla sfida contro l'Udinese: "Non sarà un problema per me svegliarmi presto. Renzi? Io non voglio entrare nella politica. Sia Renzi che Nardella sono stati bravissimi con me, c'è grande entusiasmo in città. Pizza Commisso? Ancora non l'ho mangiata (ride, ndr). Ora ho la responsabilità su quasi due milioni di tifosi (ride, ndr)".
Su Inter-Juventus: "1-1 a me va bene".
Sul vernacolo fiorentino: "Sono stato ai fuochi e mi hanno insegnato a dirlo in toscano, non capisco perché non dicono la lettera 'u' in quella parola (ride, ndr)".