"CATTIVI PENSIERI", Munoz... l'ultimo dei 'Vorrei ma non posso' di Corvino

03.12.2009 14:35 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: www.stefanoborgi.it
"CATTIVI PENSIERI",  Munoz... l'ultimo dei 'Vorrei ma non posso' di Corvino
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Premessa doverosa, anzi obbligatoria: non sappiamo se Ezequiel Munoz diventerà un giocatore della Fiorentina (le possibilità, a nostro parere, esistono ancora), ma la frenata imposta dalle dichiarazioni del procuratore Simonian riporta alla memoria vecchi fantasmi del passato. Quella di Pantaleo Corvino è una sorta di "Vorrei ma non posso", figlia di trattative (apparentemente) ormai definite, quasi concluse, e poi sfumate per un nonnulla. La madre di tutte queste trattative è certamente quella per Nemanja Vidic. Il centrale serbo fu vicinissimo alla Fiorentina nel gennaio 2006. Acquisto praticamente fatto, si disse, addirittura si paventò il nero su bianco poi...l'arrivo del Manchester United, qualche intromissione non autorizzata, ed il forte difensore attraversò la manica mandando un simbolico, ma amaro, bacione a Firenze. Da Vidic in giù si apre la telenovela del difensore centrale. La Fiorentina, dal 2005, schiera la stessa coppia di centrali di difesa (Dainelli-Gamberini, anche se nel 2005-2006, causa piccoli ma frequenti infortuni di Gamberini, in parecchie occasioni fu Di Loreto ad affiancare l'attuale capitano viola) ma regolarmente, ad ogni sessione di mercato (giugno o gennaio) si ripropone il problema del difensore centrale. Ad oggi la coppia è sempre la stessa ma negli anni i tentativi di modificarla sono stati molteplici. In quest'ottica va inquadrata la querelle su Andrea Barzagli (estate 2008). Viene, non viene, il ritorno del centrale che proveniva dal Palermo (parliamo di ritorno perchè Andrea è nato a Fiesole ed è cresciuto nella Rondinella Marzocco) sembrava cosa fatta. Poi successe qualcosa di indefinito, forse qualche incomprensione tra procuratore e dirigenza gigliata (oppure il motivo più antico del mondo...i soldi) ed il "nemo profeta in patria" fece rotta su Wolfsburg forte di un ingaggio principesco messo a disposizione dalla Volkswagen, sponsor della squadra tedesca. Fino ad arrivare a Munoz, passando per Branislav Ivanovic, ancora un serbo, che poi è andato al Chelsea (l'anno scorso) e Campagnaro della Sampdoria. Restiamo per un attimo in difesa ma ci spostiamo sulla fascia destra. Quest'estate impazzò il nome di Emmanuel Ebouè, laterale dell'Arsenal. Furono 20 giorni nei quali il calciatore londinese era sulla bocca di tutti, anche del presidente Andrea della Valle, che nel ritiro estivo di Cortina ne fece accenno come possibile (ed imminente) investimento. Poi si scoprì che era tutta una bolla di sapone messa in piedi per sviare  giornalisti ed addetti ai lavori e, dobbiamo ammetterlo, funzionò benissimo.

Non solo centrale però nei "vorrei ma non posso" di Corvino: dopo la cessione di Felipe Melo e prima dell'avvento del "figliol prodigo" Cristiano Zanetti, anche il centrocampo è stato al centro di frenetiche trattative di mercato. Si parlò di Palombo della Samp (un cavallo di ritorno, l'ennesimo), del romanista Brighi (scuola Prandelli ai tempi di Parma) e del "colored" madridista Drenthe. Niente da fare anche in questo caso ed il mediano dal nome di un pesce ma forte come un toro resta tuttora un grande rimpianto. E arriviamo all'attacco. Quì assistiamo all'ingresso trionfale del mister X, il cui nome fu inserito in una busta, rigorosamente sigillata, con la promessa di aprirla a trattativa conclusa. Questo mister X era Hernan Crespo che poi, ha preferito i soldi ed il posto (quasi) sicuro del Genoa di Preziosi. Altro mister X poteva essere Julio Ricardo Cruz. Candidatura meno forte, quella del "jardinero" proveniente dall'Inter, ma ci fu un momento che il suo nome rimbalzò alto nell'immaginario del popolo viola. Nel suo futuro la Lazio e così arrivò "nacho man" Castillo dal Lecce. Se permettete...c'è una bella differenza. Attualmente altri due tormentoni ancora vivi sono quelli di Ledesma e Pandev, due dei tre "dissidenti" della Lazio di Lotito (l'altro era De Silvestri che, invece, è riuscito ad approdare in riva all'Arno). Anche in questo caso, se i due (ormai) ex-biancocelesti arriveranno...lo scopriremo solo vivendo, come l'argentino Salvio, in voga qualche mese fa quando esplose la "bomba" della multa ad Adrian Mutu. Di lui se ne sono perse le tracce ma fortunatamente in quel ruolo, a parte il "fenomeno", con la maglia viola numero 8 gioca un certo Stevan Jovetic, ed i tifosi viola non possono certo lamentarsi. Insomma, Munoz si, Munoz no, crediamo che la favola andrà ancora avanti. Speriamo, almeno stavolta, nel lieto fine.