VIOLA: BELLE COSE E VECCHI ERRORI. È AGOSTO, MA SERVE PIÙ ATTENZIONE. I PUNTI BUTTATI VIA FANNO PIÙ MALE. BELTRAN SI STA INSERENDO BENE. CONTA SOLO GIOVEDÌ, NIENTE SCHERZI
Le partite durano 90 minuti, adesso anche 105 o 110, siamo nell’era dei recuperi extra large. Non è possibile giocare un tempo anche se alla grande e non incidere minimamente nel secondo. La Fiorentina col Lecce ha buttato via 2 punti e speriamo che a maggio non debba rimpiangerli. Lo ha fatto con le identiche modalità della stagione scorsa, attraverso disattenzioni difensive anche banali: palloni regalati, il difensore che si perde l’uomo sul cross, una diagonale sbagliata. È inutile a mettersi a far nomi, le pagelle sono già uscite, è un concetto generale. Italiano nel dopo partita ci è tornato sopra: ha detto che è inspiegabile che ogni tiro avversario diventi un gol, quando invece, aggiungiamo noi, la Fiorentina per segnarne deve fare sempre fatica. Ha ragione Italiano, ma proprio per questo bisogna che in allenamento metta ancora più sotto pressione i propri uomini. L’attenzione nel calcio vale più di un gesto tecnico. Deve migliorare in questo la Fiorentina, così come il mercato non può finire, ma deve regalare qualcosa in più all’allenatore. Serve un difensore forte che dia solidità.
Primo tempo quasi sontuoso, ripresa sulle gambe. A occhio nudo il calo fisico è apparso evidente, laddove il Lecce di inizio stagione pare trovare più linfa nella seconda parte della gara: una settimana fa in pochi minuti, allo scadere i giallorossi hanno ribaltato lo 0-1 con la Lazio in 2-1 e a Firenze hanno fabbricato la doppia rimonta. È calcio di agosto, lo ripetiamo, può succedere di tutto. La Juve ha pareggiato col Bologna, la Lazio ha perso col Genoa che era stato sbriciolato dalla Fiorentina: gli uomini di Sarri sono a quota zero in classifica. La Roma è caduta col Verona. E’ il festival dei risultati strani. Basta rileggere questo romanzo meraviglioso, la serie A ha sempre regalato sorprese quando l’afa ti strangola. Quindi non ci sbilanciamo in previsioni, sarebbe molto rischioso. Ci sono ancora 9 mesi davanti, ma è anche vero che taluni sbagli hanno poco a che fare con la preparazione fisica. E torniamo a battere sullo stesso tasto. C’era anche un portiere al debutto col Lecce, ma francamente non sapremmo che imputare a Christensen. Il suo è stato un lavoro pulito, incolpevole sui gol. L’importante è che sia affidabile, ma difficilmente farà fare un grande salto di qualità alla porta viola.
Beltran ci ha lasciato un buon sapore, abbiamo visto movimenti e giocate che inducono a immaginare un orizzonte concreto. È uscito perché anche lui non ha il serbatoio pieno. Il Franchi si è alzato in piedi ad applaudire, Beltran è già entrato nel cuore dei fiorentini. Gonzalez ha segnato il secondo gol consecutivo di testa, ne ha sfiorato un altro e ha servito un assist di platino a Duncan, peccato che il centrocampista abbia fallito il gol prendendo il palo esterno. Duncan che tra l’altro ha fatto una rete in tuffo bellissima - la numero 4000 della storia viola -, suggerita da Arthur con l’azione innescata da Beltran. Duncan, però, ha perso anche un pallone sanguinoso che è costato il 2-2 segnato dal debuttante Krstovic. Arthur che nel primo tempo era andato bene, invece, si è fatto soffiare il pallone in occasione del centro di Rafia.
Un gran peccato, dunque, non andare a Milano domenica prossima a punteggio pieno il cuore sarebbe stato molto più lieve. Ma il campionato per qualche giorno può attendere perché incombe la trappola Rapid. Giovedì non ci sono scappatoie e saremo solo al 31 agosto: dentro o fuori. Senza enfasi, ma in ballo c’è già il primo esame stagionale. Non superarlo equivarrebbe ad un disastro tecnico perché anche la costruzione della rosa è stata indirizzata a sostenere quattro impegni: campionato, Conference, Coppa Italia e fase finale di Supercoppa Italiana a Riad nel prossimo gennaio. Andare avanti in Europa significa pure cercare un riscatto dopo la finale persa il 7 giugno a Praga.
Il Rapid che abbiamo visto a Vienna è battibilissimo perché la Fiorentina onestamente ci sembra squadra di un altro rango. Si tratta solo di stare calmi ed evitare quegli errori di cui abbiamo già parlato. Allo Stadion gli austriaci non hanno tirato in porta e hanno vinto, grazie ad un rigore regalato dai viola. Insomma, tosti, volenterosi, ma abbastanza modesti. La Fiorentina non può fallire, non se lo può permettere.