UN INTRECCIO DA SCIOGLIERE IN DIECI GIORNI
Comproprietà, prestiti, confronti chiarificatori, eppure il chiodo fisso è sempre lo stesso: Mario Gomez. Il nome del tedesco continua a tempestare le fantasie dei tifosi, e non solo, mantenendo intatta l’ombra del suo arrivo su qualsiasi altra situazione di mercato. E anche se le priorità per Pradè e Macia, soprattutto oggi, si chiamano Tomovic e Cerci (per quest'ultimo, alla fine, potrebbe essere rinnovata la comproprietà ma non sono da escludere sorprese, o meglio buste, sia per lui che sul difensore serbo) è inevitabilmente l’operazione per il centravanti ad avere sempre e comunque le primissime pagine del calciomercato.
Tanto che la stessa vicenda Pizarro, alla fine, si è pian piano ridimensionata. La Fiorentina, del resto, sa bene quanto Pizarro possa condizionare tatticamente la maggior parte delle scelte future, e intanto si è già ampiamente cautelata con l’arrivo di Ambrosini assai probabile. Per l’ex Milan è pronto infatti un contratto annuale da 800 mila euro più bonus, e la sua esperienza nell’anno in cui viola ritroveranno l’Europa potrebbe essere molto preziosa. Quanto ai portieri, poi, anche su questo aspetto non sembra esserci grande fretta. La Roma monitora Viviano che la Fiorentina lascerà partire, mentre in attesa di capire la percorribilità delle piste Agazzi, Ruffier, Pantilimon e affini ci s’interroga anche sugli eventuali margini di miglioramento di Neto.
Perché in fondo, anche in Fiorentina, la percezione dell’importanza degli affari in attacco è più che evidente. Tanto che, di fronte all’occasione di arrivare a Mario Gomez, i viola potrebbero anche ulteriormente accelerare e provare a convincere il Bayern Monaco (l’attaccante è già convinto della scelta fiorentina) con 15 milioni di euro da spendere anche prima della tanto sospirata cessione di Jovetic. Perché una cosa ormai è certa: la Fiorentina vuole organizzarsi al meglio soprattutto trovando un vero centravanti. E c’è da scommettere che se alla fine Gomez non arrivasse né Pradè né Macia vorrebbero ripetere l’esperienza Berbatov. Ecco perché anche le alternative a SuperMario non sono del tutto accantonate (leggere alla voce Ylmaz).
L’operazione Gomez, perciò, potrebbe persino essere temporalmente anticipata rispetto a quella per Jovetic, ma pur sempre entro una logica d’ingaggi che di certo non prevede la presenza contemporanea sia del tedesco che del montenegrino. La Juventus, per ora, rischia di vedersi soffiare dall’Arsenal Higuain, ed è più che ipotizzabile un rialzo sull’offerta pro JoJo (i bianconeri potrebbero arrivare a 20 milioni più Marrone). Su questo aspetto, però, decideranno i Della Valle, soprattutto se alla fine restasse la Juve l’unica reale pretendente a Jovetic. Gomez è lì, a portata di mano, ma non aspetterà all’infinito, e questo la Fiorentina lo sa, come sa che non prenderlo oggi rappresenterebbe una bruciante delusione. Almeno un’altra settimana di pazienza, forse qualche giorno in più, poi per gli inizi di luglio sapremo davvero come andrà a finire l’intreccio di mercato più eccitante che i tifosi potessero augurarsi.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it