SETTIMANA DECISIVA PER TUTTO. PRIMA FINALE PER I DELLA VALLE CHE DOPO CONVOCHERANNO IL CDA DEL FUTURO VIOLA: SINERGIE ESTERE E UN MERCATO DI RILIEVO. PRADE': IL RINNOVO E' PER UN ANNO. ADDIO VUJA: MITO IN PANCHINA E FUORI
Freme una città, che ha voglia di giocarsi un trofeo dopo 13 anni. Si preparano squadra e allenatore, il momento è ad alto contenuto adrenalico. Ma per Andrea e Diego Della Valle è un'altra storia. Sono dentro ad un frullatore di emozioni.
Per loro, entrati nel calcio nel 2002, raccogliendo sotto un cumulo di macerie quel che restava di una gloriosa Fiorentina, il cammino è stato lungo, seppur percorso ad alta velocità. Sensazioni altalenanti come montagne russe, frangenti felici ed altri laceranti. Circa 220 milioni di euro investiti, ma bacheca sempre vuota. Per i fratelli Tod's è giunto l'attimo da cogliere. Perché i risultati sono importanti, ma i trionfi aggiornano la storia.
Una settimana decisiva per questa finale di Coppa Italia e per quello che accadrà subito dopo. La proprietà attende che i dettagli per la pianificazione delle prossime stagioni siano pronti, poi sarà convocato il cda. Sul piatto il riassetto delle cariche e il piano degli investimenti. L'idea è quella di fare un altro mercato rilevante per rafforzare una squadra già forte. Le risorse arriveranno da qualche operazione in uscita, sfruttando anche il patrimonio rappresentato da quei giocatori di proprietà viola e che magari adesso non giocano a Firenze.
Altra linfa economica arriverà attraverso l'attivazione di sinergie estere, con particolare riferimento all'Oriente, dove la società viola si sta muovendo con grande decisione. C'è un piano che servirà per portare la Fiorentina, nel giro di qualche anno, a camminare sul piano finanziario con le proprie gambe.
Pradè, a dispetto delle voci che lo investono ciclicamente, resterà a Firenze: dopo il cda viola sarà annunciato il rinnovo contrattuale di un anno. Il diesse, del resto, ha sempre espresso la volontà di continuare il proprio percorso con la Fiorentina. Ci sono obiettivi pesanti da inseguire.
Intanto Bologna ha spiegato, una volta di più, come questa squadra abbia trovato, in mezzo a molte criticità dettate dagli infortuni, una propria continuità. Con 4 lunghezze di vantaggio sull'Inter, a 3 giornate dalla fine con soli 9 punti in palio, il quarto posto sembra ora davvero più vicino. Non rimane che concentrarsi sulla Coppa Italia: senza Rossi e Gomez, e soprattutto senza Cuadrado, sarà dura giocarsi la Coppa Italia. Ma forse la Fiorentina è più abituata del Napoli, in questa stagione, a far fronte ai problemi di formazione. Montella è stato bravo ad allenare i suoi uomini all'emergenza, elevandola al ruolo di normalità. Il tecnico punterà forte su questa carta.
Infine un saluto senza retorica a Vujadin, allenatore bravo e uomo raffinato. Talento, intelligenza, cultura, curiosità: Boskov era tutto questo. Se oggi i suoi ex allievi lo ricordano con tanto trasporto emotivo, significa che Vuja ha seminato bene. Con un calcio pieno di banalità e isterie, Boskov ci mancherà sempre di più.
Mario Tenerani
Il giornale