PACATEZZA, SCUSE E SORRISI PER LA NUOVA GESTIONE COLLEGIALE VIOLA. SI CERCA UNA GRANDE PUNTA, URGONO IDEE

06.06.2024 10:27 di  Stefano Prizio   vedi letture
PACATEZZA, SCUSE E SORRISI PER LA NUOVA GESTIONE COLLEGIALE VIOLA. SI CERCA UNA GRANDE PUNTA, URGONO IDEE
FirenzeViola.it

Toni bassi, sorrisi e parole d’ordine, il nuovo corso viola che resterà questo senza stravolgimenti in organigramma tranne l’arrivo di Goretti che verrà ufficializzato nei prossimi giorni, Palladino invece viene sciorinato subito. Ma oltre al nuovo tecnico della Fiorentina le novità non sono finite, infatti, prima nella letterina di Commisso che il Dg Ferrari legge, poi più volte nelle parole dei due dirigenti convenuti dinanzi alla stampa, fanno il loro debutto in viola  un vocabolo e un concetto, le scuse domandate dal patron e dai suoi uomini al popolo viola per la reazione poco lucida alla sconfitta di Atene e per l’assenza di facce note societarie  nel mostrarsi dopo la delusione, Commisso chiede scusa anche per il mercato del gennaio scorso che doveva essere più soddisfacente.

Quello viola si lascia apprezzare come un nuovo corso che forse sarà frutto di un sensibile tocco femminile nella stanza dei bottoni, infatti la presenza operativa nel club viola della signora Catherine Commisso è stata svelata da Italiano e Pradè nelle parole dopo la partita con l’Atalanta. Sembrano lontani adesso i modi e i termini arroganti delle conferenze stampa, dei giornalisti maltrattati e forse, speriamo, anche delle liste di proscrizione e dei divieti d’ingresso al Viola Park. Anche quando i due dirigenti toccano argomenti critici come lo stadio e la smentita, l’ennesima, di una prossima vendita ad un fondo arabo, rimangono il senso e l’immagine di una maggiore pacatezza. Sembra questa la cifra di questa nuova direzione collegiale del club viola, nella quale la catena di comando sarà rappresentata dalla trimurti Ferrari - Pradè - Palladino, i tre in piena armonia condivideranno ogni scelta, naturalmente col placet preventivo o successivo del proprietario.

Se  davvero si tratti di un mutamento, o correzione, di stile, lo diranno i prossimi tempi, ma è comunque piacevole veder tornare il sorriso in mezzo alle dichiarazioni dei dirigenti della Fiorentina, sorriso che fa capolino più volte sia sul volto di Ferrari che di Pradè, aiutati di certo anche dalla lingua che i due padroneggiano bene e che aiuta il senso generale di comprensione. Perché si passi alla fase operativa di costruzione della nuova Fiorentina di Palladino ci sarà da attendere che il tecnico valuti tutti i calciatori a disposizione e partecipi quindi alla decisione collettiva su chi va e chi resta. Intanto Pradè ammette di essere a caccia di idee, infatti se è vero che la parola d’ordine è ambizione, la Fiorentina dovrà operare sul mercato cercando la qualità, ad iniziare da un attaccante forte, ma le dimensioni dei ricavi non sono cambiate e bisogna supplire con le idee al gap che permane tra i viola e i club di prima fascia.

Ma questo i fiorentini lo sanno e lo accettano, almeno quelli di buonsenso. Naturalmente c’è chi dirà che più che di stile mutato  si tratti di ritirata tattica della serie calati giunco  che passa la piena. Ed è pure possibile, del resto i giudizi li si potrà dare solo dinanzi alle prime mosse concrete della Fiorentina, per ora trattasi di parole (come queste che stiamo scrivendo naturalmente) poiché usare vecchi atteggiamenti aggressivi adesso, dopo la finale persa e il silenzio del dopo gara, dopo il duro comunicato della Fiesole sarebbe stato assurdo.

Ma nostro era il dovere di sottolineare un aspetto positivo della Fiorentina, poiché sottolineiamo spesso e volentieri, e continueremo a farlo, quelli negativi. Che anche San Luca diceva guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi.