MILAN ROULETTE. BUTTATE VIA NUMERI CONTI E CABALE, A MILANO PUO’ SUCCEDERE OGNI COSA. LO DICE BERNOULLI

01.05.2022 11:05 di  Stefano Prizio  Twitter:    vedi letture
MILAN ROULETTE. BUTTATE VIA NUMERI CONTI E CABALE, A MILANO PUO’ SUCCEDERE OGNI COSA. LO DICE BERNOULLI

Dopo Torino, Salerno e l’Udinese, cosa volete faccia la Fiorentina a Milano col Milan? Così dicono i talebani dei numeri del calcio, quelli che confesso di aver guardato sempre col sorrisetto ironico del miscredente, quelli che contano i punti fatti in casa, fuori, ad inizio anno, sotto le feste, col sole e con la nebbia, quelli che dicono la squadra viene da tre, otto, cinque risultati così e cosà ergo la partita finisce con questo risultato, mi fan tenerezza.

Siete mai stati in un casinò? Ci son certi personaggi un po’ tristi che davanti al tabellone che segna i numeri usciti alla roulette, con carta e penna  scrivono strani calcoli e li compulsano intenti alla ricerca di improbabilissime regole che li aiutino ad indovinare i successivi numeri che usciranno, nella storia persino qualche scienziato s’è fatto i capelli bianchi nel tentare di individuare leggi segrete, alcuni fisici sono giunti a studiare anche il moto della pallina per tentare di scoprire  il modo di prevederne il percorso e soprattutto la casella finale di atterraggio, a quanto si sa nessuno sforzo è stato mai coronato dal successo e i gestori dei casinò hanno continuato a fregarsi le mani incassando il malloppo ad ogni giro della diabolica ruota che gli illusi e i sognatori riempiono dei loro quattrini.

Invano.

Infatti la sola e unica regola che vige è la Legge dei grandi numeri. La elaborò Jackob Bernoulli che non era  un tizio che si giocò tutto alla roulette, ma solo un serio matematico svizzero il quale elaborò la legge che regola ogni evento ludico, dal lancio di una monetina, alla roulette, agli eventi sportivi allargando il concetto,

Quindi, ogni evento all’inizio ha la stessa probabilità di terminare con un certo esito: uno dei 36 numeri della ruota, testa o croce per la monetina e per il pallone 1 x 2, indipendentemente dalla tendenza, dal numero di vittorie, sconfitte e pareggi, ciò che conta realmente è il puro caso nella monetina e nella roulette, ovviamente si tratta di eventi equi probabili (che esca l’uno o il 36 alla roulette ci sono le stesse chance e così per testa o croce) viceversa nel calcio il risultato dipende da diversi fattori come la bravura dei singoli, la tattica e lo stato di forma psicofisica e quel pizzico di fortuna, indispensabile in ogni fatto umano.

Perciò mandiamoli in pensione i cabalisti del calcio e visto che ci siamo anche quelli che ogni giorno vanno in tv offrendo a pagamento ai poveri gonzi i numeri del Lotto che sortiranno all’estrazione successiva, ma di grazia al gonzo non viene in mente che se quei furbastri sapessero i numeri se li giocherebbero loro? È proprio vero il detto che chi è cagione del suo mal pianga se stesso, ma si sa il gonzo è gonzo se no che gonzo sarebbe?

Ciò detto, l’attesa Milan- Fiorentina, al netto del  valore tecnico delle squadre e della loro salute psicofisica in questo momento della stagione, fa storia a se stante e può terminare con qualunque risultato.

E adesso passiamo ad analisi più prosaiche come la situazione della squadra viola in vista della sfida di Milano:

Detto del valore di numeri e tradizioni.

‘Non possiamo perdere la fiducia - dice il mister viola in sala stampa alla vigilia del match -  bisogna evitare errori banali e tirare sempre in porta, cercando tuttavia maggiore concretezza.. il Milan? In questo momento ha più chance delle altre di vincere il titolo’.

Dalla sua il tecnico rossonero Pioli sembra avere adisposizione tutti i suoi uomini, a parte Kjaer e Florenzi avendo recuperato Bennacer e Ibrahimovic che si gioca una maglia da titolare con Giroud, l’anziano fuoriclasse svedese resta sempre una brutta gatta da pelare per ogni difesa e c’è da giurare che con la Fiorentina egli abbia un dente avvelenato in più, non fosse che per le improvvide parole di Commisso ad inizio stagione che lo liquidavano come troppo anziano, quando taluni accostavano l’attaccante oggi  milanista alla Fiorentina, meglio rimanga in panchina quindi.

Ad ogni modo è un Vincenzo Italiano pacato e dal viso disteso, quello che smentisce problemi terzi che riguardano anche il suo futuro e la psiche della squadra, il mister viola è un uomo che non ama gli slogan ad effetto del  grande comunicatore, ad esempio in questo è ben diverso da un Mourinho.

Italiano appare molto sereno, fa capire che infortunati a parte la sua squadra è ben allenata e a disposizione (Odriozola è invece out e non convocato),  nell’Europa  ha l’aria di crederci davvero e di essere pronto ad affrontare i prossimi novanta minuti di oggi così come i prossimi venti giorni che decideranno il futuro della Fiorentina.

Ebbene, se ci crede lui, con tutto quel che il mister e la sua banda hanno fatto quest’anno, merita che ci creda anche tutto l’ambiente.

Del resto Albert Einstein diceva che ‘è meglio essere ottimisti ed aver torto  piuttosto che pessimisti ed aver ragione’.