LAZIO-FIORENTINA SI PUÒ GUARDARE IN DUE MODI DIVERSI. GUENDOUZI IMPRESSIONA, MA LA FIORENTINA HA UN VANTAGGIO

LAZIO-FIORENTINA SI PUÒ GUARDARE IN DUE MODI DIVERSI. GUENDOUZI IMPRESSIONA, MA LA FIORENTINA HA UN VANTAGGIO
sabato 25 gennaio 2025, 11:37L'editoriale
di Alberto Polverosi

La Lazio sta bene, molto bene. La Fiorentina male, molto male. Eppure fra le due squadre ci sono soltanto 6 punti e i viola devono recuperare i 73 minuti con l’Inter. Vincendo sia all’Olimpico che poi in casa, nel recupero contro i campioni d’Italia, la Fiorentina aggancerebbe la squadra
del fiorentino Baroni. Di conseguenza, Lazio-Fiorentina si può guardare da Firenze in due modi differenti, o col bicchiere mezzo pieno (cit. Palladino) o col bicchiere mezzo vuoto. 

Nelle ultime 6 partite di campionato, quando i viola hanno totalizzato la miseria di due punti, anche la Lazio ha avuto dei passaggi a vuoto. Ha fatto meglio della sua prossima rivale, ovviamente, otto punti in questo parziale, ma nello stesso periodo ha preso 6 gol in casa dall’Inter e ha perso il derby. In realtà, sono stati solo gli ultimi giorni a restituire in pieno alla Lazio brillantezza e sicurezza: tre gol a Verona, tre gol alla Real Sociedad giovedì scorso in Europa League, con la qualificazione aritmetica agli ottavi di finale conquistata con una giornata d’anticipo e quasi certamente anche col primo posto di quel campionatone europeo. 

In questi 180 minuti la Lazio ha fatto davvero paura. Corsa, velocità resistenza, calcio verticale, giocate, occasioni, sei gol, i suoi uomini migliori ;(Guendouzi su tutti, ma anche Dia, Isaksen, Zaccagni, Castellanos, Gila e Gigot) in condizioni entusiasmanti. Per i viola l’unica fortuna è l’assenza di Tavares, miglior uomo-assist di questo campionato: si è fermato giovedì per un problema muscolare. Restano tante, comunque, le fonti da inaridire. Per esempio i due esterni, Isaksen e Zaccagni: si muovono sincronizzati con Dia che, fra l’altro, alla Fiorentina ha già segnato 4 gol, compresa la sua unica tripletta in Serie A, è il suo bersaglio preferito. Palladino dovrà fare attenzione a Gigot sui calci d’angolo e a Gila che ha una passione sfrenata per l’attacco verticale con la palla al piede.

Ma il giocatore che davvero impressiona è Guendouzi, mediano, regista, coordinatore della manovra di Baroni, è ovunque serva alla squadra. Tanto per dare un’idea, giovedì scorso dopo l’infortunio di Tavares è andato a fare il terzino destro, con Marusic che si è spostato a sinistra. Baroni non ha un organico profondo, per questo ha trasmesso a tutti le conoscenze giuste per cambiare ruolo. Sempre giovedì, Noslin, quando è entrato, ha cominciato da esterno sinistro e poi è andato al centro dell’attacco quando è uscito Castellanos.   

Il vantaggio della Fiorentina è la fatica europea della Lazio di giovedì sera, in 90 minuti giocati con la formazione titolare. Tuttavia la vittoria e tutto quel che ne consegue consentirà a Baroni di rinviare la rotazione a giovedì prossimo, nell’ultima partita di Coppa a Braga. Domenica ci saranno di nuovo i titolarissimi.    

Dentro la partita potrebbe esserci anche una prova di forza: la Lazio è la squadra che ha segnato di più nell’ultimo quarto d’ora (13 gol), mentre la Fiorentina è l’unica a non aver ancora subìto gol nello stesso periodo della gara, nonostante le quattro sconfitte del suo periodo nero. Sono più di vent’anni (campionato 2012-13 con Montella in panchina) che i viola non battono la Lazio sia all’andata che al ritorno, anche questa potrebbe essere una motivazione dopo il 2-1 del Franchi con i due rigori segnati da Gudmundsson in rimonta. E’ stata la partita della rivoluzione di Palladino, col passaggio della difesa a 4 all’inizio del secondo tempo. E poi i viola, che in questa stagione hanno eguagliato il record delle 8 vittorie consecutive, devono scansarne uno assai sgradevole: fra novembre e dicembre 2020 per otto partite non ha mai vinto, ora siamo già a sei. Meglio evitare.