LA FIORENTINA BUSSA ALLE PORTE DEL PARADISO.È LA NOTTE DEL POPOLO VIOLA CHE DA TROPPO TEMPO NON VIVEVA UN’ATTESA DEL GENERE
E’ uno di quei giorni lì, uno di quelli che arrivano dopo un’attesa passata a immaginare come andrà a finire, e comunque vada uno di quelli destinati a essere ricordati. La sfida di stasera con l’Inter riporta la memoria alle occasioni più importanti, alle sfide nelle quali i viola arrivavano forti di una classifica che fa sognare, alle notti che nessuno ha scordato a prescindere dal risultato.
La dimensione che tutti vorrebbero -Non un eccesso di nostalgica malinconia del passato, più una rivincita su annate in cui il campionato è finito inevitabilmente in secondo piano, magari a favore di avventure nelle coppe comunque portate in fondo, fino all’ultimo atto. Anni spesi in diatribe sulla fantomatica dimensione di una Fiorentina che da troppo tempo non calcava i palcoscenici importanti della serie A, campionati pericolosamente vissuti sul filo dell’anonimato. Stanotte è la notte di Firenze, della sua gente, del popolo viola, e almeno fino ad ora non può che esser il giusto premio a una lunga attesa.
Fattore Palladino - Non bastasse l’aria di una sfida definibile a tutti gli effetti da scudetto c’è di mezzo una squadra che con 7 vittorie consecutive bussa alla porta del paradiso e della sua storia (l’ottavo successo di fila significherebbe scrivere il proprio nome insieme a quelli di Hamrin o Montuori). Sotto questo profilo ogni sensazione è accentuata dalla solidità mostrata da questa squadra, dal suo spirito di gruppo, dalla maturità già raggiunta grazie al lavoro di un tecnico che adesso ha convinto tutti. Il fattore Palladino, oltre la qualità dei vari De Gea e Kean, è uno degli aspetti cui aggrapparsi in vista di stasera, oltre la certezza di sapere che comunque vada non cambieranno gli orizzonti viola. Almeno nell’immediato. Quindi tutti allo stadio, pronti a perdere la voce.