L'EUROPA CONTA, IL RESTO È FUFFA. MA L'OTTAVO POSTO NON BASTA PIÙ. ATENE VA VISSUTA FINO IN FONDO. A GIUGNO LA VERITÀ SUL FUTURO VIOLA. GRAZIE ITALIANO PER L'OTTIMO LAVORO

25.05.2024 10:31 di  Mario Tenerani   vedi letture
L'EUROPA CONTA, IL RESTO È FUFFA.  MA L'OTTAVO POSTO NON BASTA PIÙ. ATENE VA VISSUTA FINO IN FONDO.  A GIUGNO LA VERITÀ SUL FUTURO VIOLA. GRAZIE ITALIANO PER L'OTTIMO LAVORO
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Falsini

Terza qualificazione consecutiva in Europa, la numero 33 (come hanno scritto i colleghi del nostro sito) in assoluto per la Fiorentina che è sesta in Italia in questa speciale classifica. Alla faccia degli snob e di chi denigra la Conference League perché è coppa europea anche questa. 

Una piccola impresa aver centrato il traguardo continentale per tre anni consecutivi, tutto questo ha un valore, disconoscerlo sarebbe un peccato. E' vero, c'è una remota possibilità di arrivare in Europa League ancora attraverso il campionato, ma è una percentuale residuale. 

Chi scrive ha sempre sostenuto che questa squadra valesse il settimo-ottavo posto in classifica e alla fine questo è stato il verdetto. La graduatoria non è mai mai bugiarda anche se nel caso della Fiorentina si parla di una quantità di legni colpiti e di una serie negativa di rigori falliti. Mettendo insieme questi due elementi si potrebbe parlare di un po' di "sfiga". Ma comunque il verdetto resta tale: ottavo posto. 

Bene, dunque, per la qualificazione europea e complimenti a tutta la Fiorentina. Per il piazzamento in campionato si può e si deve fare meglio. L'ambizione del club viola non può restringersi a questo perimetro: lo impone la storia della maglia viola e lo richiede anche la potenza economica del presidente Commisso. Un passo per volta, certo, ma la Fiorentina deve salire e non ingessarsi in zone meno nobili. 

Ma di questo, speriamo, si parlerà, a giugno dopo la finale di Atene. Attendiamo le linee guida del prescindente Commisso per comprendere la rotta. A prescindere dal risultato contro l'Olympiakos perché c'entra fino ad un certo punto: la Fiorentina va rinforzata a prescindere, non scherziamo. Lo meritano città e tifoseria. 

Intanto sarebbe bene che godessimo della finale di Atene tutti assieme perché è una conquista: le coppe vanno vinte, per carità, ma è molto importante anche arrivare a giocarseli questi trionfi. Non arricciamo il naso di fronte a certe competizioni, le finali sono belle, punto e basta. Partiranno quasi in 10.000 per sostenere la Fiorentina e accompagnarla in un frangente tanto affascinante quando delicato. Non capita spesso in riva all'Arno di respirare l'aria di questi appuntamenti: sarà la sesta finale europea e allora divertiamoci tutti. 

Atene e Bergamo saranno le ultime due partite di Italiano. Lo scriviamo prima di sapere come andrà a finire: ringraziamo Vincenzo per il lavoro svolto e i risultati ottenuti. Tre finali in due anni sono lì a dimostrare la valenza del suo impegno. In più ci sono la cifra del gioco, la personalità e quella rabbia consegnata alla ricerca della vittoria, sempre e comunque. Con dei limiti sicuramente, ci mancherebbe, ma sempre con la faccia al vento. Grazie Italiano, con i tuoi pregi e qualche sbaglio, ma la Fiorentina in questi tre anni con te è cresciuta. E ora Atene. Speriamo arrivi presto perché non ne possiamo più..