IMBARAZZANTE SILENZIO DEI DELLA VALLE. SE PER TORNARE ASPETTANO I RISULTATI DELLA SQUADRA…ASPETTA E SPERA. LA FIORENTINA NON BATTE LE RISERVE DELL’ATALANTA. ANCHE PIOLI SCARICA IL MERCATO DI CORVINO. IL CASO GIL DIAS

20.02.2018 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
IMBARAZZANTE SILENZIO DEI DELLA VALLE. SE PER TORNARE ASPETTANO I RISULTATI DELLA SQUADRA…ASPETTA E SPERA. LA FIORENTINA NON BATTE LE RISERVE DELL’ATALANTA. ANCHE PIOLI SCARICA IL MERCATO DI CORVINO. IL CASO GIL DIAS
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© foto di Federico De Luca

Per chi ama il genere calembour e dintorni, siamo più o meno al silenzio assordante. Ma sempre di silenzio trattasi. Mi riferisco, naturalmente, ai Della Valle che dopo le apparizioni carbonare a Bologna e ai campini, sono spariti un’altra volta. E, soprattutto, nonostante appelli e attese, tacciono ancora. L’intervista o il comunicato che Ddv aveva in mente di diramare dopo il crac con il Verona per chiarire la posizione della famiglia, è stato congelato. Ufficialmente si riflette. In realtà non si sanno che pesci prendere o, meglio, non si sa come uscire da una situazione complicatissima.

Per quanto riguarda il comparto sportivo i Della Valle, anche se non lo dicono, si sono resi conto di aver sbagliato praticamente tutto. Il piano di rientro troppo brusco e le strategie di mercato più o meno incerte, hanno ridotto la squadra a una modestia imbarazzante, stabilmente ormai nella parte destra della classifica. Sulla strada della positività non c’è da aspettarsi, almeno nel breve, un aiuto da parte dei risultati sportivi.

Anche sui manager le perplessità sono molte, a cominciare da Corvino. E’ evidente che a fronte dei soldi incassati, c’è una squadra che è costata molto, vale poco e non ha grande futuro. Che fare? Deciderà Diego che ha riportato Corvino in Fiorentina nonostante Andrea. Ma da Pioli ci si aspettava di più. Serviva un aziendalista, ma il lavoro è appena sufficiente. Il gioco è accettabile a tratti, e se è vero che la squadra è modesta, non c’è un giocatore cresciuto o un giovane lanciato. Anzi, il parco complessivo giocatori si è ampiamente svalutato rispetto alle quotazioni di mercato. E la classifica è peggiore della squadra: almeno davanti all’Udinese questa Fiorentina doveva stare. Anche qui la stessa domanda: che fare?

La sensazione è che entro poco tempo qualcosa di importante e decisivo per il futuro della Fiorentina per forza di cose accadrà. E se Pioli, comunque, non rischia almeno per ora, la posizione di Corvino è appesa a un filo.

E’ chiaro che il giorno in cui Ddv dovesse ripresentarsi in qualche modo in città o pubblicamente, lo dovrà fare con programmi e uomini nuovi. Il rilancio, se rilancio ci sarà, dovrà essere credibile. Non bastano e non basteranno lo stadio e il centro giovanile, servirà tornare ad alzare il livello delle ambizioni. E’ la città che lo aspetta. Un recente sondaggio online ha avuto un esito che non può essere trascurato: quasi l’ottanta per cento dei votanti ritiene Corvino inadeguato per guidare il rilancio della Fiorentina. Ddv difenderà le sue scelte o prenderà un’altra strada?

C’è anche da valutare l’annoso problema del rapporto con la tifoseria. L’ultimo comunicato della dirigenza della Fiesole non lascia dubbio alcuno a compromessi o ripensamenti. Il discorso è anche politico, l’amministrazione non ha alcuna intenzione di restare incastrata in certe logiche. Il sindaco il suo lo ha già fatto e in maniera chiarissima.

Come si vede l’anno di transizione è un anno di tribolazione. Mi fa soltanto sorridere l’imbarazzo dei trombettieri messi con le spalle al muro, davanti ai loro proclami che nessuno dimentica. Fino a qualche settimana fa dicevano di Corvino "il migliore", di questa squadra "da Europa League". Adesso di certe prestazioni e di certi vuoti incolpano l’arbitro: è l’ultima strada.

Vogliamo dirla tutta e chiara? La Fiorentina non ha battuto neppure l’Atalanta B, con sei riserve in campo, la testa e le gambe all’Europa League e alla semifinale di coppa Italia. Soltanto una settimana prima la stessa Atalanta era riuscita a pareggiare a fatica con il Crotone. Di cosa parliamo?

Per fortuna ora con Chievo, Udinese, Benevento, Torino e Crotone qualche passo in avanti per tornare nella parte sinistra della classifica forse sarà possibile farlo. Aspettiamo fiduciosi, ma non troppo.

Guardando bene, infatti, il primo a bocciare il mercato di Corvino è proprio Pioli. Sono spariti ormai definitivamente dai radar giocatori come Cristoforo, Maxi Olivera, Bruno Gaspar, Vitor Hugo, Esseryc, Saponara, ma anche Zeknini e Lo Faso, tutti pagati profumatamente. Un patrimonio in fumo. Giocano più o meno sempre i soliti dodici-tredici quelli dei quali il tecnico si fida. Aspettando Dabo.

Il caso più curioso, però, resta quello di Gil Dias. Per carità, ha perfino alcune qualità interessanti, nessuno ce l’ha con lui. A Bergamo è stato nettamente il peggiore in campo, ma può capitare. Il problema è che il suo cartellino è del Monaco, se la Fiorentina vorrà un giorno riscattarlo dovrà pagare venti milioni. Vale la pena valorizzare e far giocare un calciatore di un’altra società e non uno della Fiorentina? A questo interrogativo che mi ero già posto (mi scuso con i lettori) ho avuto parziale, ma convincente risposta: Gil Dias è della scuderia Mendes, l’uomo che comanda il calcio europeo. Almeno, se c’è un’alleanza con lui, Freitas si faccia dare qualche buon giocatore e non solo comparse…