FIORENTINA, NE PARLANO TUTTI: EFFETTO VIOLA SUL CAMPIONATO. SIMEONE: LA PAZIENZA ALLA FINE PAGA. MUSCOLI E IDEE: FORMULA PIOLI
La Fiorentina è un caso nazionale. Un bellissimo argomento di cui discutere. Sei vittorie consecutive, cinque delle quali giunte dopo la scomparsa di Davide Astori, proiettano i viola in una dimensione nuova, forse sconosciuta. Qualcuno ha detto che il gruppo è in missione…
La reazione al dolore si è trasformata in energia positiva, tanto da sembrare una squadra più squadra di tutte le altre. I viola non sono invincibili, ma oggi è dura per tutti affrontare la Fiorentina. Il dato più evidente è la catena di mutuo soccorso in campo: chiunque sa che se sbaglierà avrà un compagno pronto a soccorrerlo. Nessuno è più solo. Sembra facile a dirsi, ma questa è merce rara. La voglia di sacrificio nasce dall’esigenza di non tradire quel seme lasciato da Davide. La fatica non si sente più perché c’è voglia di socializzare. Simeone lo ha spiegato bene dopo la gara di Roma: “Quando finisce l’allenamento non andiamo via subito, ma restiamo assieme perché anche questo è un modo per ricordare Davide”.
Quando il collante è l’unione granitica, l’aiuto spontaneo in partita, il resto viene da sé. La tattica, per altro sempre organizzata bene da Pioli, diventa più efficace. Migliora anche la tecnica perché aumenta la soglia di attenzione.
I viola commettono sempre tanti errori, ma meno di prima.
Anche l’atteggiamento è mutato: prendete la gara di Torino come esempio. I granata hanno raggiunto i viola nel finale, in altri tempi la Fiorentina avrebbe chiuso lì. Gli uomini di Pioli, invece, hanno battuto al centro e sono andati a cercare la vittoria che infatti è arrivata quasi allo scadere. Morale: nessun evento negativo in gara può abbattere le certezze di uno spogliatoio che ha già conosciuto il peggio.
La Fiorentina vive una sorta di apnea, ma dà l’impressione di trovarsi bene sott’acqua. Per questo l’Italia la guarda con curiosità, ammirazione e affetto. Perché in pochissimi immaginavano un cammino simile dopo la morte di Davide, era molto più gettonato il possibile crollo della Fiorentina.
Abbiamo parlato di un collettivo e dei risvolti psicologici, ma nel contesto generale ci sono i singoli protagonisti che stanno crescendo. Simeone è arrivato al decimo gol, tre consecutivi in altrettante partite. Il Cholito si è sbloccato o meglio ha messo a rendita i preziosi consigli di Pioli. L’argentino ha appena 23 anni, a quell’età non si può essere centravanti maturo. Bisogna avere pazienza perché poi se la stoffa c’è i risultati arrivano. L’attesa di solito paga, sembra essere così anche stavolta.
Pioli ha trovato la formula giusta: muscoli e idee. L’assenza di Badelj, un regista, ha spinto tra i titolari un mediano, Dabo, di chili e centimetri. Piedi ruvidi, ma tanta fisicità, oltre ad una buona capacità di muoversi tra difesa e centrocampo. Nella battaglia Dabo fa comodo: a Roma doveva aumentare la densità nel mezzo e ci è riuscito. L’altro francese, Veretout, è un’altra sicurezza per la robustezza della cerniera di metà campo. Le idee sono appannaggio di Saponara che ha portato a casa un’altra prestazione degna della sua bravura. L’assist per Benassi rappresenta il calcio di Saponara.
Dal combinato disposto tra muscoli e idee può nascere un finale di campionato molto interessante per la Fiorentina.
I viola, poi, giocano in 12, ma di questo, ormai, in Italia se ne sono accorti tutti…