FIORENTINA, LA SQUADRA PIU' INTRIGANTE DEL MOMENTO. FRA ENTUSIASMO, CONTINUITÀ E QUALITÀ LE ASPETTATIVE SONO AUMENTATE. LO DICE ANCHE JOVIC
Sono diversi i motivi per cui le aspettative intorno alla Fiorentina sono aumentate rispetto alla passata stagione. Il primo motivo: la società, con grande intelligenza, ha deciso di puntare sulla continuità confermando Vincenzo Italiano in panchina e dando massima fiducia (anche nelle scelte di mercato) all’allenatore che ha contribuito a riportare il club in Europa. Gli acquisti di Jovic, Gollini e Mandragora hanno migliorato una base già di per se buona ed alzato il livello di competitività all’interno del gruppo, il che è da vedere come un qualcosa di positivo. L’altro motivo per cui è quasi naturale attendersi qualcosa di importante dalla Fiorentina in vista della prossima annata è da ricercare nella prima settimana di ritiro a Moena. Scivolata via fra vecchie certezze, i nuovi che si stanno integrando bene, alta intensità nello svolgere gli allenamenti quotidiani, spirito di sacrificio da parte di tutti e soprattutto consapevolezza nei propri mezzi e tanto, tanto entusiasmo.
E questi due elementi, emersi in maniera spontanea e tutt’altro che scontati, se alimentati nel corso del tempo potrebbero fare tutta la differenza del Mondo. Era da diverso tempo che non si respirava una atmosfera simile intorno alla Fiorentina. Bella, molto, anche la presentazione che ha sottolineato come ci sia un’unità d’intenti fra la squadra ed i suoi tifosi, sempre più vicini e sempre più convinti che insieme si può andare lontano. Dove? E' difficile dirlo adesso a metà luglio, con il mercato aperto. Ma di certo ci sono tutti i presupposti affinché il viaggio possa essere ricco di soddisfazioni. A proposito di viaggi: da Madrid, passando per Belgrado, con rapida tappa a Firenze prima di ritrovarsi a Moena. Quello di Jovic è stato senza dubbio particolare, ma a giudicare dai primi allenamenti con la nuova squadra l’attaccante può dire che ne è valsa la pena. Moena non è Madrid, ma vuoi mettere la soddisfazione di lavorare in un ambiente che sin dal primo secondo ha creduto in te anche se eri reduce da un’annata da dimenticare? E’ il posto giusto, arrivato al momento giusto. Indubbiamente il massimo, specie per chi come Jovic ha una voglia matta di rilanciarsi. Lo si vede in ogni allenamento, così come sono state evidenti nelle prime partite di questo ritiro quelle qualità tecniche che al Real si sono intraviste e che nella Fiorentina possono emergere fino a rubare la scena, come successo a Francoforte ai tempi dell’Eintracht.
A proposito di competitività, che non guasta mai: il primo ad aumentarla è stato proprio Jovic. Vuole il quarto o quinto posto, pretende il massimo da se stesso ed ha chiesto altrettanto ai suoi nuovi compagni di squadra. Profili del genere, con un carisma così marcato ed una esperienza maturata in un club mondiale come il Real Madrid può fare solo che bene. In campo e nello spogliatoio. Porta la mentalità giusta, e serve anche quella per compiere un altro salto di qualità. Sarà il tempo e successivamente il giudizio del campo a giudicare il connubio Jovic – Fiorentina, ma fin qui l’acquisto è stato indovinato.
Parlavamo di viaggi. Chissà quale sarà la nuova destinazione di Milenkovic. Fin qui il mercato non ha minimamente distratto il difensore, da sempre professionista esemplare. Tuttavia il giro dei centrali è iniziato e chi cerca – o cercherà – un centrale di prospettiva ed affidabilità inevitabilmente busserà alla Fiorentina. Dodò invece aspetta dal club la telefonata giusta per iniziare la sua avventura con la Viola. Non vede l’ora di lasciare Milano e raggiungere una squadra che anche fra i calciatori ha un appeal notevole. E’ l’effetto Fiorentina, la squadra più intrigante di questo primo scorcio della nuova stagione.