DODICI PARTITE ALLA FINE PRIMA DI UNA STAGIONE DA BUTTARE. IL PROSSIMO ANNO VIA ALLA RISALITA, ALTRIMENTI PAGHERANNO IN MOLTI. STADIO: QUALCOSA SI MUOVE MA TUTTO VA ANCORA AL RILENTO
La partita contro il Chievo di domenica scorsa è stata una delle più tristi degli ultimi anni in casa Fiorentina. Non per il risultato finale, visto che i viola hanno portato a casa i tre punti vincendo per la prima volta al Franchi nel 2018, ma per le presenze di tifosi allo stadio. Difficilmente si erano infatti visti così tanti spazi vuoti e la colpa non è certo da attribuire soltanto al grande freddo, visto che se la squadra di Pioli fosse stata in corsa per traguardi importanti Firenze avrebbe, come sempre, risposto presenze. Mancano dodici partite alla fine del campionato e per certi aspetti tra poco più di due mesi in molti tireranno un bel respiro di sollievo, alla luce di una stagione da dimenticare in tutto e per tutto. La Fiorentina è fuori da tutti i giochi, sia per quel che riguarda la corsa all'Europa che per la Coppa Italia (ormai dallo scorso 26 dicembre) e di cose positive ce ne sono state davvero poche nell'anno della rivoluzione e della partenza del nuovo ciclo.
Il mercato ha portato soltanto poche buone notizie a Stefano Pioli, sia in estate che a gennaio, sia per i tempi che per i modi, e a partire dal prossimo giugno le cose dovranno cambiare. Inutile ormai, per la dirigenza, pensare soltanto al campo: serve programmazione, e lo diciamo da tempo, servono idee e soprattutto serve un cambio di marcia, per ridare al popolo viola qualche speranza di un futuro migliore. Pantaleo Corvino inizia a lavorare in vista della stagione che verrà e per prima cosa dovrà pensare a un rinnovo e a due riscatto. Il contratto di Davide Astori scadrà infatti nel 2019 e prima dell'inizio del prossimo campionato la Fiorentina dovrà decidere cosa fare con il proprio capitano: non impossibile che gli venga fatta un'offerta al ribasso, come successo l'anno scorso con Gonzalo Rodriguez, e proprio per questo non è da escludere che le strade del difensore italiano e del club gigliato si possano separare nel corso dei prossimi mesi. Troppo presto ancora per avere notizie certe ma gli acquisti di Vitor Hugo e Nikola Milenkovic della scorsa estate fanno venire più di un dubbio. Il terzo indizio sarà dato dal riscatto, praticamente certo, di German Pezzella dal Betis Siviglia. Difficilissimo che Corvino non decida di portarlo a Firenze a titolo definitivo e vista l'età dello stesso Astori, 31 anni compiuti lo scorso 7 gennaio, non è da escludere il colpo di scena sul futuro del centrale italiano. Il secondo riscatto sul quale dovrà lavorare il direttore generale viola è quello di Marco Sportiello ma in questo caso, a differenza del discorso fatto per il difensore argentino, il diritto di acquisto presente sull'accordo con l'Atalanta potrebbe non essere esercitato.
A prescindere da tutto questo la prossima stagione dovrà essere totalmente diversa per la Fiorentina: i Della Valle, sempre assenti da Firenze, vogliono qualcosa in più e se l'attenuante della dirigenza e di Pioli è stata quella dell'anno zero, a partire da luglio le cose dovranno cambiare in meglio. Novità importanti sono attese anche sul fronte stadio. L'area di Castello potrebbe essere sbloccata definitivamente nel corso delle prossime settimane ma siamo ben lontani dalla posa della prima pietra, sia in una zona che in un'altra. Firenze attende, sia per le questioni riguardanti il campo che per quelle extra, in attesa della vera svolta, quella che potrebbe riportare il sorriso ai tifosi.