AUTUNNO CALDO PER IL FRANCHI: PROGETTO ESECUTIVO, TAR E BANDO PER I LAVORI
Sarà un autunno caldo quello che si prospetta per lo stadio Franchi di Firenze. Ieri al TAR del Lazio, come anticipato dal Corriere Fiorentino, non si è tenuta la Camera di Consiglio per la decisione sull’accesso agli atti, in merito al ricorso del Comune contro il Governo per il definanziamento dei 55 milioni per la ristrutturazione dell'opera di Nervi, rinvio al 10 ottobre (decisione autonoma del tribunale).
A prescindere dalla decisione del TAR, Palazzo Vecchio va avanti a testa bassa, con la ferma intenzione di iniziare i lavori contando sui 130 milioni disponibili. Tra pochi giorni, entro il 30 settembre, ARUP deve consegnare il progetto esecutivo (per la parte coperta dalle risorse disponibili) che dovrà essere verificato e successivamente approvato e stando a quanto spiegano fonti qualificate la scadenza sarà rispettata.
Dopo le verifiche degli elaborati, il progetto esecutivo sarà approvato e quindi bandita la gara per affidare i lavori. L'obiettivo è pubblicare la gara entro ottobre per aggiudicarla entro fine anno e poi iniziare i lavori.
Lo scorso giugno il bando per l'appalto integrato andò deserto (la gara prevedeva interventi per 200 milioni, ma pur non avendolo formalmente comunicato a Palazzo Vecchio il il taglio del 55 milioni era noto). Stavolta, come detto, i lavori non vedono risorse in dubbio e verosimilmente saranno presentate alcune offerte, ma in caso contrario, come extrema ratio, si potrà ricorrere all'affidamento diretto.
Il 14 novembre è fissata al TAR la decisione in merito al ricorso contro il definanziamento, ma Palazzo Vecchio spera di poterlo ritirare se le risorse arrivassero attraverso altri fondi statali.
La settimana scorsa il Sindaco Nardella ha inviato una lettera ai ministri Fitto (PNRR), Giorgetti (Economia e Finanze) e Piantedosi (Interno), dove sono state ripercorse le tappe del confronto per individuare una soluzione. Nel maggio scorso il Governo ha chiesto al Comune di individuare alcuni interventi, anche già finanziati con altri fondi, dove poter indirizzare i contributi tagliati, così da liberare risorse da poter destinare all’intervento di riqualificazione dello stadio. L’Amministrazione comunale si è subito attivata, ma in assenza di risposte, si è trovata costretta a ricorrere al TAR (oltretutto sono già stati spesi circa 8 milioni per progettazioni, verifiche e interventi propedeutici alla riqualificazione del Franchi)
A luglio – si ricorda nella missiva ai ministri - al Comune di Venezia sono stati assegnati i fondi precedentemente tolti, destinati non più agli impianti sportivi ma a differenti progetti già finanziati dal Comune stesso. Il tutto a valere sulla sola quota PNC (Piano Nazionale Complementare al PNRR), in sostanziale analogia con quanto richiesto e suggerito dal Comune di Firenze. In questo modo, grazie alle risorse liberate dal contributo statale, il Comune di Venezia ha potuto destinare le nuove disponibilità economiche agli impianti sportivi.
E se il TAR si pronunciasse contro Firenze e il Governo non assegnasse fondi ad altri progetti? Si rischierebbe un Franchi parzialmente ristrutturato?
Dato che l'intervento finanziato con 130 milioni necessita di molti mesi per portare a termine i lavori, non mancherebbe il tempo per trovare altre strade, ma è certo che Dario Nardella dalla prossima primavera non sarà più il Primo cittadino. Spetterà alla nuova giunta il compito di trovare una soluzione per non trasformare la ristrutturazione in rabbercio.