ASPETTANDO IL MERCATO COMINCIA IL RITIRO. A MOENA DUE VOLTI NUOVI E LA SQUADRA DELL'ANNO SCORSO CHIAMATA A FARE SUBITO SUL SERIO
Da ieri la Fiorentina è in ritiro a Moena. E' ufficialmente cominciato con il primo allenamento sulle Dolomiti il lungo avvicinamento dei viola all'esordio stagionale, una data che - salvo sorprese del TAS di Losanna - potrebbe coincidere con la prima gara d'andata dei preliminari di Europa League.
Il gruppo con il quale sta lavorando Pioli è sostanzialmente quello della passata stagione, giovani annessi, con l'aggiunta di appena due volti nuovi: il portiere francese classe '99 Lafont e il terzino sinistro Hancko. Non ha fatto in tempo ad aggregarsi, invece, il prossimo acquisto, il croato Pasalic, per il quale l'attesa proseguirà certamente nei prossimi giorni non appena il Chelsea dovesse chiarire la situazione con Conte e Sarri.
Cronaca di un ritiro in linea con il passato, e forse non potrebbe essere altrimenti almeno a giudicare da quelle che sono le dinamiche consolidate di Pantaleo Corvino. La sua doppia attesa sul fronte croato (non solo Pasalic ma anche Pjaca) testimonia come il Dg non abbia cambiato il suo approccio e anche di come Pioli dovrà adeguarsi nei prossimi giorni di allenamenti.
Nessun anticipo, insomma, nonostante le richieste del tecnico di avere il 70% della squadra pronta per il ritiro e nonostante una condizione di bilancio che avrebbe invece consentito – almeno a prima vista – qualche mossa d'anticipo sul mercato. D'altronde che Sportiello fosse destinato ad andarsene per i pessimi rapporti con l'Atalanta (che nel frattempo proseguono anche su obiettivi come Pasalic o Soucek) si era intuito fin dalle ultime giornate di campionato, così come sul fronte Badelj non è stata certo una sorpresa la scelta del croato di andarsene.
Resta perciò la speranza di vedere una squadra che, con gli inserimenti previsti, avrebbe caratteristiche interessanti ma che, ancora, è lontana dalla sua fisionomia definitiva. Un concetto che si sposa in pieno con le altre speranze viola, quelle legate a stadio e centro sportivo per il settore giovanile, tanto per capirsi.
C'è da augurarsi, allora, che il gruppo dei titolari della passata stagione possa ritrovare il prima possibile freschezza e condizione nei prossimi 20 giorni, visto che il mese di agosto si preannuncia terribile. Sei gare, se tutto va bene, di Europa League oltre alle prime due giornate di campionato, se si aggiungono l'esordio del 26 luglio e la terza giornata di campionato, a inizio settembre, si toccano le dieci partite in poco più di un mese.
Un tour de force nel quale la Fiorentina testerà immediatamente la propria resistenza tecnica e mentale, e dal quale c'è da augurarsi di uscire diversamente da come i viola uscirono dalle prime due giornate dell'anno scorso. In questa ottica chi si aspettava più facce nuove a Moena può rassenerarsi pensando che gran parte dei titolari si alleneranno comunque insieme da qui al via ufficiale della stagione.
Perchè se di grandi novità rispetto al passato non se ne ravvedono (assenza e silenzio dei Della Valle inclusi con buona pace di chi si augurava spiragli di normalità calcistica fatta di qualche apparizione e magari di qualche dichiarazione programmatica) una partenza ad handicap come quella della passata stagione sarebbe la peggiore delle ripetizioni.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it