A BERGAMO CON LO STESSO FURORE VISTO CONTRO LA JUVE. ORA SERVONO I GOL DI SIMEONE. DIRITTI TV: ALTRA RAGIONE PER FAR BENE. ECCO PERCHÉ’ LA CLASSIFICA CONTA
Al di là dei legittimi tentativi di Pioli volti a studiare una formazione piu’ offensiva alla ricerca del gol perduto, a Bergamo servirà soprattutto quella carica agonistica mostrata con la Juve e a Bologna, negata invece con Samp e in particolare Verona. La richiesta ha qualcosa di surreale, visto che dovrebbe essere la regola, ma poichè la Fiorentina ci ha abituati ad alti e bassi frequenti, la speranza è che almeno l’ultimo segmento di stagione sia meno ondivago per il rendimento dei viola.
Una squadra come la Fiorentina deve avere sempre motivazioni per fabbricare un risultato positivo. Soltanto grazie a queste può riequilibrare un gap tecnico che la vede soccombente con diverse squadre del campionato. Dopo la bella prestazione con la Juventus, sarebbe inaccettabile assistere ad una prova scialba a Bergamo.
Interessante verificare anche quale assetto sceglierà il tecnico viola rispetto alle criticità messe in mostra dal suo attacco. Da un mese Simeone non segna, Thereau è un fantasma, ma in generale è la sterilità offensiva a suonare un campanello d’allarme. Tocca a Simeone, fermo a quota 7 gol, risvegliare un reparto in sonno. L’argentino ha fatto vedere buone cose in questa stagione, ma deve e può produrre tanto di più. Senza dimenticare il nuovo arrivato Falcinelli e il miglior viola in assoluto, Federico Chiesa.
Viene da sorridere quando si getta sul campo la possibilità di consegnare a questa parte finale di campionato l’opzione esperimenti: giovani da provare in quantità industriale, formazioni inedite, divertimento al potere perché non c’è niente in palio... Sarebbe un clamoroso errore: intanto ci sarebbe una classifica da rendere più dignitosa perché la posizione attuale non rende merito alla storia della Fiorentina. E questo non basta perché in ballo ci sono anche i soldi. La nuova legge che investe la ridistribuzione dei diritti televisivi premierà la Fiorentina con un aumento dell’indotto, a patto che tenga una posizione di classifica in linea con la sua tradizione. Morale: tra arrivare dodicesimi e ottavi ci corre una bella differenza. Già questo potrebbe essere un valido motivo per trovare stimoli e sufficienti convinzioni.
La classifica conta, eccome. Non ci sono esperimenti o altri idee stravaganti che tengano, la Fiorentina deve fare sul serio. Ripartendo dal furore espresso con la Juve. Non è tanto, ma può rappresentare un punto di ripartenza.