GRAZIANI, Iachini vittima di se stesso. Io in viola...
L'ex attaccante viola Francesco Graziani, per tutti Ciccio, dice la sua sul presente e sul futuro della Fiorentina: "Sono contentissimo che sia venuto Prandelli, è l'unico che avrebbe accettato una soluzione del genere e ha ragione: deve essere giudicato dai risultati che otterrà. Inutile andare a cercare Mazzarri, Guidolin o Ballardini. L'avevo sentito quasi un mese fa ed ha voglia di rimettersi in gioco, siamo felici di riaverlo a Firenze lui che è fiorentino adottato. Bisognerà fare subito risultato contro il Benevento e poi in base ai calciatori che avrà cercherà di modulargli addosso un assetto che gli va bene. La difficoltà di Prandelli è che sono rimasti in pochi, gli altri sono andati con le nazionali: li riavrà mercoledì o giovedì prossimo e dovrà fare un lavoro strepitoso in tre giorni".
Margini per anche il suo, di ritorno in viola?
"Voglio talmente bene alla Fiorentina che andrei anche a fare il magazziniere, ma è una richiesta che deve partire dalla società. Sono in buoni rapporti con tutti, dal presidente a Dainelli che è quello che conosco meno. Se mi dovessero chiamare perché no? Ci mancherebbe. Prandelli ha pensato a Batistuta per fare un bel lavoro con gli attaccanti. Non sarebbe sbagliato pensare ad uno come lui per aiutare i centravanti in certi tipi di movimenti, nel senso della posizione. I più giovani ne hanno bisogno perché fanno davvero fatica a smarcarsi. L'ultima volta che sono andato al Cs siamo andati a pranzo con Pradè ed Antognoni e c'era Vlahovic. Io gli ho detto che è bravo, che ha qualità, ma che allo stesso tempo deve ridurre i tocchi prima di tirare in porta perché non glielo permettono oggi. Deve migliorare la posizione del corpo, ma è educato e si è posto bene perché mi ha detto che accetta volentieri il mio consiglio e lavorerà per questo. Iachini lavora meglio sui centrocampisti, sugli attaccanti sa poco. Quando c'era Montella ci pensava Nicola Caccia che lo aveva fatto una vita l'attaccante".
La Fiorentina dovrebbe riprendere Pedro?
"In Brasile ha delle referenze che noi non abbiamo visto: è arrivato infortunato, Montella non l'ha preso in considerazione e neanche Iachini l'ha fatto giocare. Non esistono allenatori che, se vedono uno pronto e bravo non lo mettono: qui non è stato sufficientemente pronto. Sicuramente lo stanno monitorando, ma riportarlo in Italia è difficile: se va storta, passi per quello recidivo che lo boccia due volte".
Iachini ormai è sorpassato?
"Non credo che sia sorpassato: ha dimostrato che nelle difficoltà è riuscito a fare un buonissimo lavoro, anche il legame con la squadra gli è valso la riconferma agli occhi di Commisso. Dandogli però una squadra superiore all'anno scorso, ha continuato a giocare come faceva senza cambiare nulla, e questo gli è costato l'esonero. A Roma è stato uno scempio, con tre attaccanti di ruolo in panchina e nessuna punta in campo. A un certo punto doveva cambiare qualcosa, si è visto anche col Parma che è stata una partita a chi non voleva vincere tra lui e Liverani. Com'è possibile che Biraghi sia quello che ha tirato in porta più di tutti. Non ha avuto il coraggio di cambiare, mi dispiace per Beppe ma purtroppo è stato vittima di se stesso".
Chi potrebbe insegnare la protezione palla a Vlahovic?
"Uno come Luca Toni sarebbe l'ideale per il lavoro che faceva, ma va capito se è disposto e capace nel voler trasmettere ciò che viveva lui da calciatore agli altri".
Il cambio di tecnico è la soluzione?
"Non so se l'arrivo di Prandelli sarà un medicinale così straordinario, vediamo i risultati: basarsi solo sul nome è troppo. Mi hanno chiamato amici chiedendomi se non fosse una minestra riscaldata... Anche tra i tifosi viola, a volte, c'è qualcuno che non è sicuro se la scelta sia stata indovinata. Comunque dico che oggi fosse il migliore da prendere, anche perché si è accontentato di un contratto a termine e di farsi valutare dai risultati".
Che ne pensa di Balotelli?
"No... Lasciamo perdere. Ho perorato più di una volta la sua causa, ma avete visto che casino che ha fatto al Grande Fratello? Che atteggiamento, con quelle collane, orecchini... Se un presidente mi chiedesse di Balotelli, gli direi di lasciarlo lì".
Chi sta esplodendo è Kean...
"Ho provato a spingerlo alla Roma, parlando con qualcuno. Quello che ho visto fare a lui a 18 anni l'ho visto fare solo a Pato: temevo fosse Balotelli due la vendetta, ma io una scommessa su di lui l'avrei fatta".
Lo dica a Pradè.
"Ora però per prenderlo ci vuole il triplo dei soldi... Il coraggio serviva prima. La verità è che questi ragazzi vanno in brodo di giuggiole con tutti questi soldi".