ANTOGNONI, L'amore di Firenze vale più dei trofei
Giancarlo Antognoni, ex bandiera viola tra il 1972 e il 1987, ha parlato al Corriere della Sera soffermandosi sulla finale dei mondiali del 1982, che il numero 10 vide dalla tribuna a causa di un infortunio che non gli permise di scendere in campo. Queste le sue parole:
"Ho vissuto la finale dalla tribuna per un infortunio al collo del piede rimediato nella semifinale contro la Polonia. Con me c'erano Giovanni Galli e Massaro. C’era grande agitazione, ma io mi sentivo che ce l’avremmo fatta. Quella stagione è stata strana, bella alla fine, ma complicata all’inizio. A novembre mi ero fatto male alla testa nello scontro con Martina, sono rimasto fuori quattro mesi rischiando di non andare al Mondiale"
A Firenze la chiamano Unicodieci e il dieci se l’è fatto tatuare sopra il polso destro...
"Il disegno riprende lo stile del 10 di Maradona al Napoli. Diego è il più grande contro cui abbia giocato"
Antognoni si è soffermato anche sul recente passato da dirigente:
"La mia vita da calciatore e dirigente l’ho passata tra il viola e l’azzurro. E ora che ho chiuso con Commisso, mi piacerebbe tornare in Federcalcio. Vedremo se sarà possibile. Sono stato tanti anni con l’Under 21 e credo di aver lavorato bene. Rimpianti? Forse l'aver vinto poco, ma l’amore di Firenze vale più di cento scudetti".