UNA FIORENTINA DAI BUONI SENTIMENTI

Dal nostro inviato da Moena
23.07.2013 00:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
UNA FIORENTINA DAI BUONI SENTIMENTI

La frase più bella l'ha detta Alonso in conferenza stampa: “Il mio idolo da calciatore? Non c'è, non c'è mai stato. Il mio unico idolo è mio padre. Lui è il mio punto di riferimento”. Bravo Marcos, 10 e lode. In un'epoca da “bomba libera tutti” un concetto simile, espresso da un ragazzo di 23 anni (tra l'altro privilegiato, strapagato, idolatrato...) vale doppio. Anzi triplo. Che soggetto Marcos Alonso Mendoza: buono, bravo, e pure bello. Come ha assicurato una zia improvvisata che fuori dal Cesare Benatti gli ha detto (tra un autografo e l'altro): “Sorridi Marcos che 'tussei' anche un bel ragazzo. Oh, ùn capì male, tù potresti essere immì nipote”. E a proposito di nipoti: lo sapevate che Marcos Alonso è nipote di tale Marquitos del Real Madrid (vero nome Marcos Alonso Imaz, detto Marquitos per differenziarlo dall'Alonso portiere di quella fantastica squadra) e che il 30 maggio del '57 proprio nonno Marquitos col suo Real stellare battè la Fiorentina in finale di coppa dei Campioni? In realtà, quando ieri è stato ricordato il fatto, qualcuno in sala stampa ha esclamato: “meglio precisare: quando tuo nonno ha 'rubato' la coppa Campioni alla Fiorentina”. Eh già, perchè quel 30 maggio l'arbitro olandese Horn concesse un rigore inesistente al Real Madrid per fallo di Magnini su Gento. Un fallo commesso due metri abbondanti fuori area (eh si, andava così anche 56 anni fa...) Che ti fa a quel punto il bell'Alonso? Arrossisce, quasi si vergogna dell'antenato truffaldino, e promette che farà di tutto per vincere (lui in prima persona) una Champions League con la maglia viola. E restituire così lo sgarbo. Da parte nostra un sincero... "Che Dio t'ascolti". E poi, altro che Fiorentina dei buoni sentimenti, qui siamo al “Libro Cuore” conclamato.

FIORENTINA FA RIMA CON... SOLIDARIETA' – Inutile ricordare la partnership con “Save the Children”, oppure la costante collaborazione con l'ospedalino Meyer, piuttosto che l'impegno per la fondazione Stefano Borgonovo. Da sempre la Fiorentina dei Della Valle è in prima fila nel fair-play, nel promuovere la solidarietà. Ieri a Moena, nuovo capitolo dei buoni sentimenti, nell'attenzione a chi è stato più sfortunato ed ha avuto meno di noi. No, non è retorica, è la pura realtà. Un gruppo di portatori di handicap è stato fatto entrare al Cesare Benatti, è stato fatto accomodare a bordo campo e assistere alla seduta d'allenamento pomeridiana. Ci piace pensare che Montella ed i giocatori viola abbiano profuso particolare impegno nella partitella disputata nel pomeriggio: 4-2 il risultato finale per le "pettorine gialle", con reti di Gomez, Rossi, Joaquin (bellissimo il gol dello spagnolo) doppietta di Iakovenko... Insomma, spettacolo allo stato puro. Tutto ad uso e consumo dei tifosi presenti sugli spalti, ma anche e sopratutto degli amici di cui sopra. Alla fine foto di gruppo, sorrisi, risate per tutti, e (ne siamo certi) anche qualche tirata d'orecchi per qualche gol sbagliato. Il tutto in un clima di assoluta serenità. Che, guarda caso, fa rima con bontà e con solidarietà.