UN ALTRO STEP
Se la meritavano una serata così i ragazzi di Italiano. E anche il tecnico. Una partita di quelle da ricordare anche per gli attimi di sofferenza e tensione che inevitabilmente si vivono al cospetto di squadre d’alta classifica. Fino a ieri sera la Fiorentina sbarazzina di questa stagione aveva messo solo paura alle cosiddette big, ritrovandosi poi a fare i conti con regolari sconfitte al cospetto di Inter, Napoli, Roma e Juventus. Stavolta invece è andata diversamente, anche quando le cose sembravano girare male per la rimonta del Milan concretizzata dalla doppietta di Ibrahimovic.
Ma ancor prima di analizzare come i viola abbiano saputo reagire anche ai gol incassati, vero e proprio tabù fino a questo momento, andrà riletta l’impostazione scelta da Italiano a fronte delle assenze in difesa. Senza Nastasic, oltre gli squalificati Milenkovic e Quarta, il tecnico adatta Venuti a centrale accanto a Igor ma soprattutto spinge all’estremo la tattica del fuorigioco. Il risultato sono le primissime occasioni di Leao, o quelle sprecate da Ibra nel primo tempo, ma anche una squadra compatta nella quale un po’ tutti si sacrificano. Se Saponara arretra fino quasi ai terzini, Torreira si spende senza sosta, mentre Duncan si erige addirittura a protagonista.
Aver saputo capitalizzare al massimo l’errore di Tatarusanu, anche grazie a un’altra perla di Saponara sul finire di primo tempo, è un altro fattore di crescita per un gruppo che da ieri sera ha trovato ulteriore consapevolezza nei propri mezzi. Il finale sulle barricate, comunque vittorioso anche grazie a come Nico Gonzalez ruba palla a Theo per il quarto gol firmato Vlahovic (con annessa esultanza da sottolineare) alza ancora di più la soddisfazione per una prima vittoria contro una big che la Fiorentina inseguiva fin dall’esordio in campionato. Un altro step lungo un cammino che continua a essere più che positivo come il sesto posto e le conseguenti prospettive europee.