TONI & TONI

TONI & TONI
sabato 1 settembre 2012, 00:30Notizie di FV
di Tommaso Loreto

Dai toni di ADV, a Luca Toni. L'unica ipotesi che avevamo formulato nell'ultima notte di mercato era di fatto la più semplice da rilanciare. Tutto poteva succedere, e tutto di fatto è successo. Il ritorno di Luca Toni, lo scriviamo subito, è un'incognita grande così sul reparto offensivo dei viola. E non può rappresentare il colpo che la Firenze eccitata dall'estate attendeva per digerire e superare la beffa Berbatov. Ma su questo aspetto, di certo, c'ha pensato Andrea Della Valle a compattare ulteriormente l'ambiente. Sfiorando, forse, un attacco verbale fin troppo diretto e violento, ma pur sempre legittimo, e di gran lunga apprezzabile dopo stagioni in cui praticamente tutti lo avevano reclamato a Firenze.

Dunque Llama e Toni chiudono una vera e propria rivoluzione, con una squadra che appare completamente diversa. Per svariate operazioni in entrata e fior di uscite. Dettate, giusto sottolinearlo, dalla volontà di un ripulisti generale dello spogliatoio nel quale, probabilmente, l'inserimento di Toni potrebbe poi non essere nemmeno un male. Il suo ritorno, infondo, rientra comunque in quella linea di riappropiazione che i Della Valle (e con loro i tifosi) finalmente hanno intrapreso. Riavvicinandosi alla propria creatura, prima, e ai suoi principali fruitori poi. Cercando di riaccendere l'ambiente con colpi interessanti, nomi, e veri e propri botti.

Tanto da reagire in modo infuriato allo sgarbo subito sul "botto" di cui sopra. Soffermarsi oggi, sul perchè sia arrivato  Toni al posto di Berbatov, rischierebbe perciò di sfociare nell'ingenerosità verso una proprietà e una dirigenza comunque reduce da un'ottima estate. Tanto che se continuassimo a paragonarla con le precedenti non resterebbe altro che continuare a mantenere una gran voglia di vedere cosa potrà fare questa Fiorentina da qui a gennaio quando, magari, in attacco arriveranno anche ulteriori rinforzi. Una curiosità che non esce scalfita dall'ultima ora di mercato e che, per i più romantici, riporta anche la memoria quell'esultanza di Toni che tanto significò qualche stagione addietro. Se la mano all'orecchio dovesse roteare anche solo un terzo delle volte in cui accadde l'anno della scarpa d'oro, sarebbe già meglio di nulla.